«Fiere, niente trasparenza: Mosaner deve dimettersi» 

L’opposizione accusa il sindaco: «Il suo atteggiamento è ormai insopportabile» Fierecongressi domani incontra i consiglieri. La replica: «Tardi, già tutto deciso»


di Gianluca Marcolini


RIVA. «Privatizzare in determinati casi è auspicabile, ma per raggiungere tale obiettivo ci sono regole e procedure che non possono mancare di trasparenza e partecipazione. In questo caso tutto è stato fatto in sordina e oltre a costituire un’operazione di privatizzazione non dichiarata, quello che contestiamo è l’aver saputo, a giochi fatti, la decisione presa da un consiglio di amministrazione a maggioranza pubblica senza che neanche i consiglieri comunali venissero informati. In una città con una popolazione più attenta e partecipe della nostra al sindaco verrebbero chieste immediate dimissioni». Fra l’opposizione politica e Adalberto Mosaner non è mai corso buon sangue ma ad incattivire ulteriormente i rapporti ora è l’operazione finanziaria legata all’aumento di capitale di Riva Fierecongressi, la società che gestisce le fiere rivane e che è in buona parte pubblica (il 44,5% delle azioni è in mano alla Lido, la società del Comune).

Il progetto di ampliamento del quartiere fieristico della Baltera, non più procrastinabile, rende necessaria l’immissione di nuovi capitali da parte dei soci, per finanziare l’intervento. L’aumento di capitale spetta, dunque, anche alla Lido ma il sindaco Mosaner pare intenzionato a lasciar fare agli altri, in primis al socio privato Garda Trentino Sviluppo. «Le privatizzazioni in sé non sono un male, se non riguardano i servizi essenziali», commentano i consiglieri comunali di minoranza Franca Bazzanella, Flavio Prada e Andrea Matteotti. I tre, assieme a Stefano Santorum, hanno messo nero su bianco il loro disappunto. Che non è tanto nel merito quanto nel metodo. «Non possiamo dire se l’operazione di capitalizzazione va o non va bene – spiega Franca Bazzanella – perché non sappiamo proprio nulla di questa operazione, tranne quello che abbiamo letto sulla stampa. E ciò non va bene». Un concetto ribadito nella loro nota presentata, ieri, assieme al presidente della commissione società partecipate Francesco Campisi.

«L’assenza totale di informazione indica un disprezzo incondizionato da parte di Lido e del suo diretto referente Adalberto Mosaner nei confronti delle istituzioni che rappresenta». Non è la prima volta che Mosaner viene accusato di scarsa trasparenza e di condivisione nulla delle questioni più importanti che riguardano la città: «La sua è una mancanza che sta assumendo dimensioni insopportabili e non siamo solo noi delle minoranze a dirlo. La pensano così anche molti della maggioranza».

I consiglieri comunali, domani pomeriggio, prenderanno parte ad un incontro, al Palacongressi, organizzato dal presidente di Rfc Roberto Pellegrini per parlare del piano di ricapitalizzazione e dei progetti sul Palafiere. «Troppo tardi, visto che nell’email di convocazione si dice che le cose sono già decise», lamentano le minoranze. Che si chiedono, poi, quale sia, al riguardo, il pensiero del Patt: «Anche stavolta subirà in silenzio le decisioni prese da altri?». «Ci chiediamo - la loro conclusione - come la Provincia possa investire decine di milioni di euro in una struttura di cui in futuro non si avrà alcun controllo pubblico».

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