Cinque casi di coronavirus in tutto il Basso Sarca 

La pendemia. Quattro nuovi casi accertati ad Arco, di cui 3 all’interno della casa di cura Eremo, Un caso a Riva di una signora anziana, Il sindaco Mosaner chiede «di limitare gli spostamenti»


Nicola Filippi


Riva. «Purtroppo la notizia che non avremmo mai voluto sentire è arrivata - dice il sindaco di Riva Adalberto Mosaner - e cioè che anche nel nostro territorio sono stati accertati alcuni casi di contagio da coronavirus, di cui uno nella nostra città, una persona anziana. Quella che stiamo affrontando è una situazione globale, come certificato dall’Oms che ha parlato di pandemia». Ma il conto, alla fine della giornata, è stato aggiornato dal presidente Fugatti. I nuovi casi accertati nel Basso Sarca salgono a cinque: quattro ad Arco e uno a Riva. Martedì era stata ricoverata una signora di Ceniga. Il conto quindi sale a sei casi accertati nel Basso Sarca di Covid-19.

Dei quattro casi di Arco tre “positivi” sono stati scoperti all’interno della casa di cura Eremo di Arco. Si tratta di tre signore, di un’età compresa fra i 62 e i 75 anni, ricoverate all’interno della struttura ospedaliera, in tre periodi differenti: «Questo ci fa capire che sono entrate in struttura già contagiate», spiega l’amministratore delegato Sergio Fontana. Si tratta di una signora trentina, di una veronese e di una parmense, accolte nel reparto di riabilitazione motoria. «La prima signora ha accusato febbre alta domenica - spiega ancora Fontana - l’abbiamo messa sotto osservazione. Il giorno dopo l’abbiamo sottoposta a una lastra toracica. Il risultato era negativo, ma la febbre non scendeva, nonostante la terapia antibiotica. Allora, per scrupolo medico, l’abbiamo sottoposta ad una tac, che ha evidenziato un focolaio interstiziale, chiaro segno del Covid-19». A quel punto, lo staff medico ha richiesto i tamponi a Trento. Anche per le due signore che dormivano nella stanza della prima contagiata. Positive anche loro, ma senza complicazioni respiratorie. Mentre la prima paziente è stata trasferita all’ospedale di Rovereto, le altre due sono isolate all’interno della casa di cura.

«Fra ieri e oggi abbiamo sottoposto tutto il personale e gli altri pazienti al tampone, per un nostro scrupolo e per cautela. Siamo in attesa dei risultati», conferma l’amministratore delegato della casa di cura, Fontana.

Sul caso di Riva, invece, il sindaco Mosaner cerca di motivare i suoi concittadini: «Tutti dobbiamo fare la nostra parte - dice -: rimanere in casa e limitare rigorosamente spostamenti e contatti sociali è qualcosa che impatta in modo rilevante sulle nostre vite, ma è l’unica strada per riuscire a rallentare la diffusione del virus e a fermarlo, come ci hanno confermato le esperienze della Cina e, nella nostra Lombardia, di Codogno e del lodigiano. Quindi il mio appello è a osservare le misure decise dal Governo con attenzione, per il bene proprio, dei propri cari e di tutta la collettività».

«Devo anche dare atto ai miei concittadini che per la stragrande maggioranza hanno compreso la gravità della situazione e la necessità di attenersi scrupolosamente alle indicazioni, com’è risultato anche oggi dai controlli effettuati dalle forze dell’ordine, che hanno registrato un numero modesto di spostamenti. Una certa preoccupazione, invece, è venuta da qualche gruppo di ragazzi, anche minorenni, che è stato visto frequentare i parchi cittadini e il lungolago, non mantenendo le prescritte distanze di sicurezza; a questi ragazzi è stato spiegato il rischio al quale espongono sé e gli altri, e sono stati invitati ad attenersi alle indicazioni di sicurezza».

«State attenti alle varie fake news: se volete informarvi, fatelo su siti istituzionali, come quelli del Governo, del Ministero della salute, della Protezione civile, dell’Istituto superiore di sanità e nelle pagine dedicate del sito della Provincia e del Comune di Riva. Voglio esprimere ai miei concittadini la più sentita vicinanza in questo momento così difficile, sollecitando tutti allo stesso tempo a un’osservanza puntuale e rigorosa delle indicazioni», conclude il sindaco Mosaner.













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