Cede la passerella pedonale 

Buco di quasi settanta centimetri sul percorso che corre parallelo al ponte di Arco


di Leonardo Omezzolli


ARCO. La tragedia di Genova ha inevitabilmente innalzato il livello di allarme sui ponti di tutta la Provincia che sono diventati sorvegliati speciali in ogni loro crepa, fessurazione o cedimento. Non fa eccezione il ponte di Arco che nella mattinata di ieri, poco prima delle 10, lungo quella che è la passerella pedonale, ha visto il formarsi di una fessurazione per cedimento (circa 70 centimetri il buco, ma la fratturazione è di 2 metri) che ha messo in evidenza ancor più la precarietà della pedonale, a sbalzo, rispetto alla carreggiata, sostenuta, questa sì stabilmente, dai piloni in cemento armato. Non certo una notizia che coglie alla sprovvista l’amministrazione. Nel gennaio di quest’anno era stato lo stesso primo cittadino, Alessandro Betta, ad annunciare lo stato di allerta per la sola ciclopedonale. «Mi sono accorto delle condizioni della passerella che fiancheggia il ponte principale di Arco - avena dichiarato Betta a suo tempo in anteprima al Trentino -. Ho provveduto a far fare un’analisi statica dalla quale è risultato uno stato di ammaloramento della struttura e una non idonea sopportazione dello stato di stress sismico». Previsione di cedimento avveratasi ieri mattina con il crollo di una parte di pavimentazione tale da mostrare nitidamente i ferri interni al cemento e tutto quanto si trovi al di sotto della struttura, alveo, fiume, argini e materiale crollato. Immediata la segnalazione ai vigili del fuoco volontari di Arco che sono intervenuti con tempestività. «La segnalazione è arrivata intorno alle 10 di mattina - ha relazionato il comandante dei vigili del fuoco arcensi Stefano Bonamico - Siamo intervenuti più per mettere in sicurezza la passerella e vietare il traffico ai pedoni che per il rischio di crollo dell’intera arcata». Il ponte, inteso come tratto automobilistico, non è al momento intaccato e la sua stabilità non è messa in discussione. La limitrofa passerella, appoggiata con putrelle a sbalzo sulla parte a monte del corso del fiume, invece, non gode della stessa stabilità. La superficie risulta ad occhio nudo cedere verso il basso rispetto al piano della carreggiata e longitudinalmente è percorsa da una lunga frattura che collega la sponda orientale con quella occidentale. Fortunatamente i controlli amministrativi hanno permesso di mantenere alta l’attenzione sulla pedonale per la quale è già in procinto di essere approvato un progetto di rifacimento. Questione di giorni e comunque sarebbe stata chiusa per precauzione. Con la chiusura della passerella nella giornata di ieri si è deciso di chiudere precauzionalmente la carreggiata d’ingresso verso Arco, istituendo il senso alternato e dedicando una corsia (già delimitata con una serie di protezioni) a pedoni e bici. Inevitabili le code e i disagi, soprattutto alle corriere di linea che si sono viste mutare il tragitto prestabilito.













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