Cartiere del Garda si ferma dal 3 al 13 Sindacati in ansia
L’industria in “cassa”. Tancredi (Uilcom): «Molte Cigo sono preventive, ma la situazione generale ci preoccupa molto»
RIVA. Come anticipato ieri su queste pagine, la direzione delle Cartiere del Garda ha deciso di ricorrere nuovamente alla cassa integrazione causa coronavirus, richiesta dal 3 aprile al 31 agosto, con un primo periodo dal 3 al 10 aprile. Una settimana che corrisponderà a una fermata dello stabilimento (tranne che per alcune attività) dopo quella già avvenuto dal 18 al 25 marzo. A quel punto la cartiera rimarrà “chiusa” per altri tre giorni, come già previsto a calendario, viste le festività pasquali. Nel complesso si tratterà dunque di uno stop dal 3 al 13 aprile, con ripresa il 14. Dopodiché si vedrà. «Quanto prima – hanno informato dalla direzione in una nota – verranno forniti maggiori dettagli sulle modalità di gestione della fermata dopo che verrà approfondita la discussione sul tema, avendo comunque potuto fin d'ora anticipare che durante il periodo di cigo, oltre agli usuali servizi aziendali in continuità e alle attività urgenti, rimarranno parzialmente operativi per garantire servizio ai clienti alcuni impianti del reparto allestimento e il self adhesive». Oggi è in programma la consultazione sindacale per definire le modalità di cassa integrazione. Le paure dei lavoratori (saranno messi in cigo per sette settimane fino a 296 operai e fino a 95 impiegati) riguardano il mercato, con la necessità di capire se ci potrà essere una ripresa dopo la fine dell’emergenza sanitaria: «La situazione generale – commenta il segretario provinciale Uilcom-Uil, Alan Tancredi – preoccupa molto. Molte cigo sono preventive, ma sicuramente il rallentamento del mercato e tutto ciò che ne consegue (compresi gli effetti sull’indotto) sono un indicatore che a medio-lungo termine potrebbe generare crisi difficili. A ciò si aggiunge l’effetto negativo sui consumi che avrà la cassa integrazione, in quanto un mese di cigo per chi ha retribuzione sopra a 2.159 euro lordi mensili dà diritto a 1.200 euro lordi, mentre sotto i 2.159 lordi dà diritto a soli 998 euro lordi al mese».