C’è l’accordo fra Santi e Malfer Ma il Patt di Trento non gradisce
Verso il ballottaggio a Riva. Il candidato sindaco del centrodestra si apparenta con il polo centrista autonomista «Accordo programmatico per lo sviluppo della città». Ma dal capoluogo arriva (tardivamente) il messaggio di Marchiori
Riva. Sono bastati due incontri e alla fine la candidata sindaco del centrodestra-autonomista Cristina Santi e il polo civico centrista di Mauro Malfer hanno deciso di apparentarsi contro il sindaco del centrosinistra Mosaner. «C’è un accordo programmatico per lo sviluppo della città», precisa la Santi. «È un patto per Riva», ribadisce Franca Bazzanella. L’apparentamento, però, dopo poche ore, ha fatto gridare allo scandalo la segreteria trentina del Partito autonomista Trentino Tirolese: «Un partito sinceramente autonomista come il Patt non può trovarsi legato a movimenti politici nazionalisti e in totale contrasto con i principi dell’autonomia, quale, ad esempio, Fratelli d’italia. Avremmo ritenuto più opportuno continuare su una linea coerente con il nostro obiettivo di creare, a Riva, come in altre zone del Trentino, un polo civico - autonomista, slegato ai partiti nazionali».
Il “dictat” non ascoltato
L’ex presidente Ugo Rossi giovedì scorso invece aveva detto chiaramente in segreteria che se apparentamento doveva essere, questo sarebbe stato solo con l’uscente Mosaner. Una nota stonata rispetto al documento stilato ieri mattina dal segretario Simone Marchiori: «Sarebbe stato più opportuno evitare qualsiasi apparentamento». Il Patt locale, invece, rappresentato ieri mattina dal coordinatore Marco Torboli, si lasciava andare ai ringraziamenti per «la correttezza del segretario Marchiori, perché ha capito il nostro progetto per far crescere la città, partito più di anno fa, quando ci siamo staccati dal centrosinistra e da Mosaner».
La somma algebrica
L’obiettivo che si è posto l’asse Santi–Malfer è «quello di lavorare per il bene della città». Con un programma di ampio respiro, «ragionando anche con le altre regioni confinanti - spiega Marco Torboli - Interpretando soprattutto le richieste delle persone che a Riva vengono a fare i turisti». «Sarà una città da visitare, dove lavorare, investire, dove divertirsi, ma soprattutto dove vivere in tranquillità», ribadisce in un documento il polo civico di Malfer. «Non va dimenticato - spiega Franca Bazzanella - guardando i risultati elettorali della scorsa settimana, che un 60% dei cittadini rivani ha espresso, in due modi diversi, un 28% per Malfer, e un 32,8% per la Santi, la volontà di cambiamento». Somma algebrica che rischia di essere azzerata però con il turno di ballottaggio.
Apparentamento paritario
Il polo civico autonomista di Malfer spiega la scelta: «È stata trovata una grande condivisione sul programma e una volontà di proseguire nell’indicazione di cambiamento arrivate dalle urne», mentre con il candidato della coalizione di centrosinistra Mosaner «non abbiamo ricevuto sufficienti indicazioni volte ad un cambio di rotte e le nostre prerogative sono rimaste prive di rispetto, anche rappresentativo». Tradotto dal politichese, la coalizione di Malfer sarebbe riuscita ad ottenere posti di peso in giunta.
Il toto giunta
In caso di vittoria, la poltrona di vicesindaco andrebbe a Silvia Betta, la candidata Patt più votata (173 consensi), Pietro Matteotti sarebbe il nuovo assessore ai lavori pubblici, Mauro Malfer andrebbe all’urbanistica, continuando anche ad esercitare il ruolo di commissario in Comunità di valle. Alla coalizione di centrodestra-autonomista della Santi andrebbero le attività sociali: papabile Silvio Salizzoni (Fdl). Luca “Balota” Grazioli e Vittorio Ferraglia si giocherebbero la poltrona di assessore allo sport e commercio, mentre la presidenza del consiglio invece andrebbe a Mirella Serafini. Confermata anche la figura dell’assessore al turismo, un cavallo di battaglia della candidata sindaco Santi. «Stiamo studiando un super-assessorato, perché la nostra città vive di turismo», spiega Torboli. Bocche cucite sul nome, ma sarà un esperto del settore, di alto profilo.
Consiglieri più attivi
Nuova importanza ai consiglieri comunali, conferma Torboli, «al contrario di quanto fatto finora che alzavano la mano senza dire altro».
Le frazioni
«La lacuna più grande della giunta uscente è non aver ascoltato la gente, la porta del municipio sarà sempre aperta per ascoltarla - conferma la candidata sindaco Santi - se diventerò sindaco dedicherò parte del mo tempo solo all’ascolto dei cittadini».
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