Bonifica della Maza, pubblicato il bando 

La Provincia dà il via alla gara da 20 milioni per la riqualificazione. Farà spazio alla Loppio-Busa


di Matteo Cassol


ARCO. Altro passo avanti importante sulla strada verso la bonifica della discarica della Maza, intervento propedeutico alla realizzazione del tunnel della Loppio-Busa.

Ieri, sul sito dell’Apac, è stato pubblicato il bando di gara per l’intervento di bonifica della discarica, chiusa ormai da alcuni anni. La gara avverrà mediante la procedura aperta sopra soglia comunitaria con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

L’importo complessivo dell’appalto è di 20.667.002,73 euro, di cui 203.560,14 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’appalto. Il termine di presentazione delle offerte è fissato alle 12 del 27 marzo 2018. La prima seduta di gara si terrà il giorno dopo, alle 9, nella Sala Aste della Provincia in via Dogana 8 a Trento.

La Maza è divisa in tre zone: il lotto 1, quel conoide visibile dal Crz che deve essere bonificato, e il lotto 2 e quella che viene chiamata “Vasca Broz”, che sono invece aree costruite secondo la normativa, controllate e tutelate. I rifiuti del lotto 1 verranno trattati (in loco), compattati e spostati nel lotto 2. In questo modo, da un lato si farà spazio al cantiere del collegamento viario Loppio-Busa (San Giovanni – Cretaccio) lasciando l’area sgombra per la realizzazione del tunnel. A concludere l’operazione, poi, ci sarà la stabilizzazione del lotto 1 con calce e cemento, mentre il lotto 2 subirà il cosiddetto “capping”, ovvero un’opera di ricopertura con del terreno. Sarà quella la conclusione del progetto di riqualifica iniziata con la chiusura della discarica.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza