Acquisti nei negozi preferiti, ma i furbi non avranno alibi 

La decisione ad Arco. Accordo fra Comune e forze dell’ordine  Bresciani: «La gente deve capire lo spirito di questa concessione»


Gianluca Ricci


ARCO. Sembra essere la spesa al supermercato uno dei problemi più complessi fra i tanti che le restrizioni legate all’epidemia di Covid-19 hanno creato in queste settimane di quarantena alla popolazione altogardesana. Le notizie di sanzioni, vere o presunte che siano, si sono accavallate l’una sull’altra, costringendo le autorità di pubblica sicurezza a definire con gli amministratori i confini di un provvedimento che fino ad oggi ha creato più incomprensioni che altro. Per questo ieri il sindaco di Arco Alessandro Betta e il suo vice Stefano Bresciani hanno incontrato il comandante dei Carabinieri Mirko Sollecito e quello della polizia locale Marco D’Arcangelo.

Obiettivo: fare chiarezza su ciò che è possibile fare e ciò che invece non lo è.

Da oggi gli arcensi potranno andare a fare la spesa nel punto vendita preferito, anche se non è il più vicino a casa o se si trova nelle immediate vicinanze del confine amministrativo: è questo il caso soprattutto dei tre punti vendita posizionati in via S. Andrea, uno dei quali, il Pregis, ha paradossalmente l’ingresso nel Comune di Arco e il resto della struttura in quello di Riva. «Per il nostro territorio – ha dichiarato il vicesindaco Stefano Bresciani - non possono andar bene regole nate pensando alle grandi città: abbiamo pensato che se ognuno farà la spesa secondo le sue consuetudini, questo non provocherà un significativo aumento degli spostamenti. Tuttavia è necessario che la gente capisca lo spirito in base al quale è stata concordata questa concessione: abbiamo ricevuto numerosissime segnalazioni di cittadini che al punto vendita sotto casa non trovano certi generi alimentari o li trovano, ma a prezzi superiori alle loro possibilità. Ora costoro potranno recarsi dove ritengono più opportuno, purché limitino gli spostamenti a uno o due alla settimana e compiano il tragitto più breve per tornare subito a casa con lo scontrino e una spesa importante. Da parte loro – ha concluso Bresciani - le forze dell’ordine intensificheranno ulteriormente i controlli e ora chi ne approfitterà, facendo il furbo, non avrà più alibi».















Scuola & Ricerca

In primo piano