sanità

Rischio sismico, via all’adeguamento degli ospedali di Rovereto e Borgo

Da Roma 16,8 milioni alla Provincia per mettere in sicurezza le strutture. Interventi da concludere entro il 2026



TRENTO. Ammontano a 16,8 milioni di euro i fondi che il ministero della Salute ha assegnato al Trentino per mettere in sicurezza gli ospedali dal punto di vista del rischio sismico.

Il Ministero ha chiesto di approvare con un provvedimento l’elenco degli interventi pianificabili con tali risorse.
Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), infatti, trova evidenza l’azione "Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, che delinea un percorso di miglioramento strutturale per la sicurezza degli edifici ospedalieri. Inoltre, il “Piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr” (Fondo complementare), che ha integrato con risorse nazionali gli interventi del Pnrr, ha messo a disposizione circa 1 milione e mezzo di euro sulle annualità dal 2021 al 2026.

È emersa quindi la necessità per la Provincia di dare corso velocemente alle procedure e iniziare l’avvio delle attività di progettazione, dato che vi è l’obbligo tassativo di concludere gli interventi entro fine giugno 2026.

Con il provvedimento approvato venerdì 3 settembre la Giunta provinciale pertanto ha dato mandato all'Azienda sanitaria di attivare velocemente le procedure necessarie.

Sulla base della valutazione combinata delle zone di rischio del Trentino e dell’indice di vulnerabilità delle strutture sono stati individuati due ospedali con età avanzata, per i quali materiali e tecniche di costruzione dell'epoca incidono sull'indice di vulnerabilità, collocati in area sismica 3: si tratta dell'ospedale di Rovereto - la cui costruzione risale al 1890 e per alcuni edifici, anche se più recenti, al 1963 e al 1968 - e dell'ospedale di Borgo Valsugana, per la parte di edifici che risale al 1905 e al 1913.

Va specificato che che tutto il Trentino è mappato dal punto di vista sismico in due zone, quella in cui vi è meno probabilità di forti terremoti (zona 3) e quella con probabilità molto bassa che capiti un terremoto (zona 4).













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