il caso

“Rinascita” del Drago Vaia, in due giorni donazioni per oltre 25 mila euro: la metà dell’obbiettivo

I cittadini vogliono fortemente la ricostruzione dell’opera distrutta dalle fiamme (foto Ansa)

SALVINI. "Pena severa e multa salata per chi ha distrutto il Drago Vaia"
FUGATTI. «Il piromane si dovrebbe solo vergognare»
L'INCENDIO. Il Drago Vaia carbonizzato

VIDEO. Tutti pazzi per il Drago
FOTO. Il Drago è una star dei social


di Daniele Peretti


LAVARONE. Mille e cento persone per un totale di 25.991 euro raccolti
è lo straordinario risultato della raccolta fondi online promossa
sulla piattaforma Gofundme dal sindaco di Lavarone Isacco Corradi,
nella serata di oggi giovedì 24 agosto. L’obiettivo della raccolta
finalizzata alla ricostruzione del drago in legno distrutto dal fuoco
appiccato da un piromane, è di 50mila euro, la metà del totale è stata
raccolta in soli due giorni.

Il sindaco Corradi nella presentazione della della raccolta denominata “ Drago Vaia in fiamme DEVE rinascere” aveva scritto: “Ciao sono Isacco Corradi, sono Sindaco del Comune di Lavarone e il presidente del Comitato Valorizzazione Avez del Prinzep, l'associazione che attraverso la rigenerazione di una pianta
monumentale (l'Avez del Prinzep) ha finanziato l'opera del Drago Vaia
- di Marco Martalar. Avevamo appena fatto rivivere l`AVEZ del PRINZEP
attraverso la voce di uno strumento creato con il suo legno e dopo
pochi giorni muore il drago sotto le fiamme. OGGI 22 Agosto alle 21.30
il DRAGO VAIA sparisce sotto le fiamme, che sia stato per una foto
artistica o per atto doloso è in ogni caso STUPIDITA' umana dettata
dall'ego. Incapacità di apprezzare stando fermi ed in silenzio... In
questi 3 anni ho visto persone arrampicarsi, rovinarlo ma mai avrei
pensato si arrivasse a tanto. Con sacrificio ed impegno avevamo
costruito un percorso ed un progetto educativo molto importante,
purtroppo la stupidità umana ha rovinato qualcosa di bello... Molti ci
hanno chiamato e in tanti questa notte hanno dato disponibilità ad
aiutare. (sto scrivendo direttamente dal drago qui guardando la cenere
che ne resta) Non vogliamo darla vinta a chi ha fatto questo, dobbiamo
ripartire più forti di prima. Come la caduta dell`Avez ha permesso di
costruire il drago e avviare il progetto ANIMA, questo evento
catastrofico sarà un ripartenza, una rinascita. Per farlo chiediamo
l'aiuto a tutti gli amici del drago e siete in tantissimi così che si
possa ripartire subito, non vogliamo far vincere la paura e la
tristezza. Non ci faremo prendere dallo sconforto o dalla rabbia.
Questa era una cosa bella e nessuno ce la porterà via! Una canzone
diceva che dai diamanti non nasce niente ma dal letame nascono i
fior... e questa sera è proprio una serata di Merda!! Grazie a
chiunque ci aiuterà”.

Frasi che hanno smosso una solidarietà inattesa
a livello nazionale. Inattesa anche perché i contributi arrivano anche
da chi il drago non ha fatto in tempo a vederlo: la sua fama era a
livello nazionale come lo è la partecipazione per la sua
ricostruzione. Tra le donazioni al momento l’importo più alto è di 400
euro
, poi 300 e 200 tante quelle da 100 e centinaia gli importi
inferiori: ognuno sta donando quello che può.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.