Riconsegnata in Comune l’aureola rubata alla Madonna di Bolzano
Il furto ai danni della statua una bravata di alcuni ragazzini
BOLZANO. Il mistero legato al furto dell’aureola della Madonna è durato un giorno. Ora più, ora meno. Ieri mattina, infatti, un avvocato bolzanino s’è presentato in Comune con in mano l’aureola di metallo che era asportata dalla statua che si trova nel paro antistante le scuole Goethe e di cui il Trentino ha scritto qui.
Inutile sottolineare come non sia il legale l’autore del furto, ma come il professionista si sia mosso su incarico di qualcuno - probabilmente qualche genitore a buon diritto preoccupato - per restituire l’elemento decorativo e spiegare che il furto non era stato altro che una ragazzata compiuta da alcuni giovanissimi.
Ottimo gesto, non c’è dubbio, che però non fermerà l’iter della denuncia contro ignoti che l’amministrazione comunale aveva deciso di presentare in procura non appena ci si era accorti dell’assenza dell’aureola. Anzi, il sindaco Renzo Caramaschi ha assicurato che si muoverà in prima persona per risalire ai nomi dei responsabili per mandare ai loro genitori il conto dei lavori che saranno necessari per riattaccare la corona metalli