IL GIALLO DI BOLZANO

Ricerche nell’Adige sospese, ancora nessuna conferma sul ritrovamento del corpo di Peter

Giornata caotica, quella odierna, segnata da conferme e relative smentite, in merito al ritrovamento del cadavere di Peter Neumair. Nel primo pomeriggio l’ecoscandaglio ha avvistato, nella zona di Laimburg, a pochi chilometri da Vadena, una sagoma nel fondale che potrebbe corrispondere a quella di un corpo

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LE FOTO: A Laghetti di Egna anche i carabinieriLe drammatiche ricerche di sabato  / I sub dei vigili del fuoco nell'AdigeAd Ora il ritrovamento del corpo della donna con il gommone



BOLZANO. Alle ore 18, a causa del buio, i sommozzatori hanno sospeso le ricerche nell'Adige del corpo di Peter Neumair, mettendo fine ad un pomeriggio caotico, con notizie che si sono rincorse nelle ore, senza però essere confermate dalla Procura. 

Di certo è che nelle acque dell’Adige, l’ecoscandaglio ha avvistato, nella zona di Laimburg, a pochi chilometri da Vadena, una sagoma nel fondale che potrebbe corrispondere a quella di un corpo

Questo ritrovamento, a 9 chilometri circa da dove è stato ritrovato il cadavere di Laura Perselli, ha fatto ipotizzare che si potesse trattare di Peter Neumair. Qualcuno, nel primo pomeriggio, lo ha anche dato per certo, salvo poi dover fare marcia indietro, perché né i vigili del fuoco presenti, né i carabinieri, né tanto meno la Procura ha ufficializzato l'esistenza di un nesso tra quella sagoma e il cadavere di Peter. 

Collegamento ad oggi impossibile, perché il personale impegnato nelle ricerche non è riuscito a recuperare nulla dall’acqua, né ad avvicinarsi in maniera concreta a quell’ombra che ha attirato l’attenzione delle squadre di soccorso. 

Le ricerche proseguiranno nella giornata di domani, 10 febbraio, e forse si avranno indicazioni maggiormente precise. 

 

Coppia scomparsa, un mese angosciante

Scomparsi nel nulla da un mese. Dal 4 gennaio di Laura Perselli e di Peter Neumair non si hanno più notizie. Il figlio Benno è in carcere: secondo l'accusa avrebbe ucciso i genitori e poi occultato i loro corpi. La parola fine a questo giallo deve però ancora essere scritta

 

Peter Neumair, ricordiamo, è scomparso da Bolzano con la moglie lo scorso 4 gennaio. Sabato scorso, in un’ansa del fiume qualche centinaia di metri a nord del ponte di San Floriano, poco distante dall’abitato di Laghetti, nel comune di Egna, era stato trovato il corpo della moglie di Peter. Poi le ricerche erano state sospese per le cattive condizioni meteo. Sono riprese oggi, sempre con un grande dispiegamento di forze. 

Nei giorni scorsi nell’Adige erano stati trovati i scarponi di Peter. Del ritrovamento del corpo di Laura è stato informato anche Benno Neumair, il figlio dei coniugi scomparsi in carcere con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere.

Dall'Adige riemerge il corpo di una donna: sarebbe di Laura Perselli. Le ricerche a Ora e Vadena con gommoni ed elicotteri

Grande dispiego di uomini e mezzi oggi, 6 febbraio, per cercare i coniugi scomparsi a Bolzano. Il ritrovamento nei pressi di Ora con il gommone (foto DLife)

 

L'autopsia sul corpo di Laura Perselli.

Si svolgerà nei prossimi giorni l'autopsia sul cadavere di Laura Perselli, la donna di 68 anni che era scomparsa nel nulla lo scorso 4 gennaio assieme al compagno Peter Neumair. La Procura non ha ancora comunicato la data dell'esame autoptico, anche perché la difesa ha chiesto che venga eseguito in incidente probatorio.

Gli avvocati difensori di Benno Neumair, quindi, nomineranno un loro consulente per assistere all'autopsia, che sarà eseguita dal dottor Dario Raniero dell'Istituto di medicina legale di Verona.

A Laghetti di Egna l'intervento di carabinieri e vigili del fuoco

Recuperate dalle acque dell'Adige oggi, 6 febbraio, il corpo di Laura Perselli. Proseguono le ricerche del marito (foto Pablo Acero)

 

Sul cadavere sarebbero presenti dei segni evidenti: non si può escludere che essi siano conseguenti a ferite mortali, forse anche da strangolamento, ma non si può escludere nemmeno l'ipotesi contraria, che siano stati cioè provocati accidentalmente dalla lunga permanenza del cadavere nel fiume.

Sarà comunque l'autopsia, che dovrebbe svolgersi tra domani e giovedì, a chiarire le cause del decesso, dando un contributo decisivo alla soluzione del giallo.













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