Ricerche nell'Adige concluse, ancora nessuna novità sul corpo di Peter
I sommozzatori non sono riusciti ad avvicinare e recuperare quanto segnalato ieri dall’ecoscandaglio
BOLZANO. Si è interrotto poco dopo le 13 l'intervento di ricerca nelle acque dell'Adige, dopo che nella giornata di ieri, 9 febbraio, l'ecoscandaglio ha segnalato la presenza di qualcosa, presumibilmente un corpo, ad una profondità di circa due metri, a nove chilometri di distanza dal ritrovamento del cadavere di Laura Perselli.
Potrebbe trattarsi del corpo di Peter Neumair
Nonostante la pioggia e la corrente del fiume ingrossata, i sommozzatori sono entrati in azione nel corso della mattinata odierna, non riuscendo però a raggiungere e liberare quanto evidenziato dal monitoraggio di ieri. Le ricerche si sono concluse poco le 13 senza risultati concreti.
Riesame
E' attesa poi per oggi (10 febbraio) la pronuncia del Tribunale del riesame per la conferma o l'annullamento della custodia cautelare per Benno Neumair, attualmente in carcere con l'accusa di duplice omicidio ed occultamento di cadavere.
L'autopsia sul corpo di Laura Perselli
Si svolgerà nei prossimi giorni l'autopsia sul cadavere di Laura Perselli, la donna di 68 anni che era scomparsa nel nulla lo scorso 4 gennaio assieme al compagno Peter Neumair. La Procura non ha ancora comunicato la data dell'esame autoptico, anche perché la difesa ha chiesto che venga eseguito in incidente probatorio.
Gli avvocati difensori di Benno Neumair, quindi, nomineranno un loro consulente per assistere all'autopsia, che sarà eseguita dal dottor Dario Raniero dell'Istituto di medicina legale di Verona.
Sul cadavere sarebbero presenti dei segni evidenti: non si può escludere che essi siano conseguenti a ferite mortali, forse anche da strangolamento, ma non si può escludere nemmeno l'ipotesi contraria, che siano stati cioè provocati accidentalmente dalla lunga permanenza del cadavere nel fiume.
Sarà comunque l'autopsia a chiarire le cause del decesso, dando un contributo decisivo alla soluzione del giallo.