Qualità dell’aria, Provincia contro Legambiente: “In 10 anni biossido ridotto di più del 30%”
Piazza Dante replica alle accuse di Legambiente: “Imprecisioni tecniche ed interpretative sui dati di qualità dell’aria”
TRENTO. Qualità dell’aria: la Provincia autonoma di Trento, sottolineando l’impegno messo in campo da tempo, intende fare chiarezza sui dati evidenziati nel comunicato stampa di Legambiente del 19 dicembre 2023. L’associazione sottolineava come dal primo novembre a lunedì, per 47 giorni consecutivi, la media a Trento Nord fosse stata costantemente superata, come spesso avviene nei mesi invernali; alla centralina del parco Santa Chiara i giorni di superamento consecutivo invece sono stati 43.
“Innanzitutto non può essere attribuito alcun significato e valore tecnico, scientifico, e soprattutto sanitario, a confronti fatti tra valori di media oraria di concentrazione misurata di inquinanti con limiti e indici di qualità calcolati su base annuale”, scrive Piazza dante in una nota. “Inoltre è bene tenere conto del fatto che inquinanti diversi hanno o possono avere sorgenti molto diverse e quindi, ad esempio, è assai forzato asserire che il fine settimana del 9 e 10 dicembre ha fatto registrare valori di polveri sottili superiori a quelli di altri fine settimana per effetto del grande afflusso di persone e veicoli durante il ponte dell’Immacolata laddove, al netto della variabilità meteorologica, la fonte principale del particolato non è il traffico”.
"Queste le principali, ma non le uniche, imprecisioni tecniche ed interpretative sui dati di qualità dell’aria proposti nel documento; imprecisioni che sarebbe sempre bene evitare per non rischiare di disinformare anziché informare i cittadini.
Preme evidenziare che nel Piano provinciale di tutela della qualità dell’aria vi sono azioni volte alla riduzione di tutte le emissioni in atmosfera; tema oggetto inoltre da anni di svariati provvedimenti e iniziative promosse anche dalla Provincia Autonoma di Trento.
A solo titolo di esempio si ricorda che le concentrazioni respirate a Trento del biossido di azoto, sostanza emessa in modo particolare dalle autovetture, negli ultimi 10 anni si sono ridotte di più del 30% e dal 2020 sono costantemente inferiori ai limiti e indicatori di qualità dell’aria ora in vigore”.
Un contributo in materia è atteso anche dall’adozione dei ridotti limiti di velocità per finalità ambientali per i veicoli in transito sull’A22, adozione che sarà resa possibile nel momento in cui verranno approvate le ultime modifiche al Codice della strada attualmente all’attenzione del Parlamento.
La proposta di modifica del Codice della strada che prevede la possibilità di attivare questi limiti è stata resa possibile proprio grazie ai risultati del progetto BrennerLec, fortemente voluto e partecipato dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, e reso possibile grazie alla volontà e disponibilità di A22 e con il contributo tecnico-scientifico fornito dalle Agenzie provinciali per l’ambiente di Trento e Bolzano.
In definitiva quindi i possibili rimedi proposti da Legambiente sono sostanzialmente gli stessi su quali più soggetti, e fra questi anche la Provincia Autonoma di Trento, sono e saranno impegnati a lavorare.