IL CASO

Prostituzione a Trento e Mezzolombardo: sei arresti

Operazione dei carabinieri in Trentino, Liguria e Lombardia: cinquanta gli agenti impegnati nel blitz



TRENTO. Cinquanta carabinieri del Comando provinciale di Trento, supportati da quelli di Imperia e Milano, stanno dando esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del tribunale di Trento a carico di sei persone ritenute responsabili a vario titolo di favoreggiamento della prostituzione.

L'inchiesta, avviata alla fine del 2018 dalla Compagnia Carabinieri di Trento, grazie all'attività informativa della Stazione di Mezzolombardo, ha permesso di evidenziare un giro di prostituzione cinese che avveniva all'interno di due abitazioni private di Trento e Mezzolombardo.

Dalle indagini sono emerse gli elementi che hanno portato alla contestazione del favoreggiamento alla prostituzione nei confronti di sei persone residenti in Trentino, Lombardia e Liguria.

Secondo gli investigatori, il presunto giro di prostituzione smantellato tra i Comuni di Trento e Mezzolombardo avrebbe fruttato circa 20.000 euro mensili, anche grazie ad annunci che venivano pubblicati su internet per attirare clienti.

All'interno dei due appartamenti a Mezzolombardo e Trento giovani donne cinesi - che sono vittime della situazione - intrattenevano i loro clienti. I carabinieri ne hanno fermate due, ma hanno verificato un certo ricambio di giovani ragazze cinesi, in almeno tre o quattro episodi: queste venivano sostituite con altre provenienti da città come Prato, Genova e Verona se non rispondevano alle esigenze dei clienti.

L'indagine, nata nell'autunno del 2018 grazie all'osservazione sul territorio da parte dei carabinieri di Mezzolombardo, proseguirà per stabilire il ruolo del presunto cassiere e quindi, un eventuale livello superiore di interessi e attività illecite ancora sommerso.













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