SALUTE

Problemi di natura psichica per il 50% degli altoatesini

Imputata primaria della crescita dei problemi mentali è la velocità dei cambiamenti della società moderna



MERANO. Una persona su due, in forme e con intensità diverse, nel corso della propria vita sperimenta patologie di natura mentale. È un dato, al quale l’Alto Adige non sfugge, figlio della società moderna, dove il ricorso spasmodico alle nuove tecnologie influisce sullo sviluppo psichico soprattutto dei più giovani.

Attorno alla loro condizione, e alla moltitudine di sollecitazioni e pressioni a cui i ragazzi vengono sottoposti, ruotano le iniziative organizzate nei prossimi giorni dalla rete istituzionale e associazionistica meranese che si occupa a vario titolo di disagio psichico, per fare luce su un fenomeno ancora pesantemente avvolto da tabù.

Imputata primaria della crescita dei problemi mentali è la velocità dei cambiamenti della società moderna con il carico di effetti che comporta. Si parla di “malattia della civilizzazione”, a soffrirne sono soprattutto le fasce più giovani. La possibilità di sviluppare patologie, è stato rimarcato, sta subendo un’impennata nella forbice d’età 15-29 anni. Mutano rapidamente gli stili di vita, l’uso della tecnologia pervade ogni ambito dell’esistenza già nell’infanzia, l’utilizzo di new media è esploso in pochi anni. Cambia la struttura delle famiglie, le sicurezze convenzionali si infrangono. Cybermobbing e burnout sono parole entrate in breve nel vocabolario quotidiano.

Con questo contesto e i suoi riflessi sulla psiche ci si confronterà nella giornata di sabato 13 ottobre quando sulla passeggiata d’Inverno, presso la Wandelhalle, si terrà la Festa della salute mentale (dalle 10 alle 17), chiamata appositamente così per dare una connotazione positiva all'evento. 













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