Prima la tensione, poi scatta la gioia: nelle scuole di Trento è il giorno della maturità
Al liceo da Vinci Luca Pasqualini si fa accompagnare dalla sorella, che però non può entrare, mentre ad attendere fuori Giacomo Farina c’è un gruppo di amici che fa scattare la festa. Giulio Lo Cigno è il primo a uscire, il sorriso di Giulia Groff
LE FOTO: i volti degli studenti trentini alle prese con l'esame di maturità
TRENTO. Passata più o meno bene “la notte prima degli esami”, nella mattinata di mercoledì 16 giugno è incominciato anche in Trentino l’esame di maturità, con un maxi orale. Le commissioni d’esame sono 128, le sedi 69, mentre 255 le classi, per un totale di 4.498 candidati dei quali 4.476 interni e 21 esterni, ai quali si aggiunge un candidato abbreviatario per merito (l’anticipo per merito è riservato a chi nello scrutinio finale del penultimo anno riporta non meno di otto decimi in ciascuna materia). Il credito scolastico è attribuito fino ad un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la quarta e fino a 22 per la quinta. Con l’orale vengono assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale viene espressa in centesimi ed è possibile ottenere la lode.
Il secondo esame in pandemia
Per la seconda maturità con le restrizioni legate alla pandemia, e quindi con gran parte delle lezioni in dad, non ci sono i classici temi. Il maxi orale viene svolto davanti a una commissione costituita dal presidente, che è un membro esterno, e da 6 membri interni. L’esame, che riprende lo schema del 2020, è costituito da un colloquio in cui viene discusso l’elaborato predisposto dallo studente, relativo alle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Vi è poi l’analisi dei testi di italiano riferiti agli autori trattati durante l’anno, ai quali si aggiungono i materiali proposti dalla commissione e l’esposizione dell’esperienza svolta dallo studente nel percorso di alternanza scuola-lavoro.
Il ministro Bianchi
Non è, comunque «una maturità ridotta, non è sottoesame - ha assicurato nei giorni scorsi il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi-. E' un esame dove c'è una prova scritta, che è quella di un elaborato, non una prova tradizionale; abbiamo scelto la via delle attività didattiche avanzate, un tema che permetta di esplorare ciò che si è appreso e acquisito nel percorso scolastico».
Prima la tensione, poi esplode la gioia
Ovunque, nelle scuole di Trento, si ripete la stessa scena: prima la tensione, poi esplode la gioia sui volti dei maturandi, a esame finito. Al liceo da Vinci varcano l’ingresso i fratelli Luca e Sara Pasqualini: lui fa esame, lei lo accompagna ma non può entrare in aula. In attesa di Giacomo Farina, invece, un gruppo di amici: Federico Cristofaletti, Camilla De Ambrogi, Ersa Kolshi, Matilde De Ambrogi e Aleksandar Josimov. All’uscita, dopo l’esame, ha inizio la festa. Giulio Lo Cigno è il primo a uscire. Sono in 23 nella sua classe, appena finiti gli esami se ne andranno tutti al mare. Giulio ha le idee chiare sul suo futuro: iscriversi a Informatica a Trento. Ovviamente, appena uscito dall’aula la prima cosa che ha fatto è stato telefonare alla mamma. Ad attendere Giulia Groff, invece, c’è la sorella Marisa: il più è fatto, ora si tratta di aspettare fiduciosi. C.L.