Prezzi, a Trento un rincaro annuo per famiglia di 203 euro, a Bolzano di 532 euro
Il capoluogo altoatesino al vertice della classifica dell'Unione nazionale consumatori, quello trentino al 21.mo posto
TRENTO. Secondo lo studio diffuso dall'Unione nazionale consumatori, Trento si piazza al 21.mo posto nella classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150.000 abitanti più care in termini di rincari, con un'inflazione dello 0,8% registrata a marzo ed un rincaro annuo per famiglia di 203 euro.
Bolzano è in testa alla graduatoria, con un'inflazione a +1,6%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 532 euro su base annua.
Al secondo posto, Brescia dove il rialzo dei prezzi dell'1,5%, determina un aumento del costo della vita, per la famiglia media, pari a 440 euro, terza Bologna, dove l'inflazione dell'1,4% comporta un aggravio annuo di spesa di 395 euro.
La città più conveniente, in termini di minori rincari, è, invece, Perugia dove l'inflazione a +0,4% genera un esborso addizionale annuo di 90 euro. Al secondo posto Ancona (+0,5%, pari a 109 euro) e al terzo Cagliari, +0,6%, con un aumento del costo della vita pari a 118 euro.
In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa vi è il Trentino Alto Adige, che, nonostante abbia un'inflazione più bassa di Liguria e Puglia, registra, per una famiglia tipo, una batosta pari a 340 euro su base annua. Segue l'Emilia Romagna, dove l'incremento dei prezzi pari all'1,2% implica un'impennata del costo della vita pari a 326 euro, terza la Liguria, dove, pur essendoci un'inflazione all'1,4%, superiore alle prime due, si ha un salasso annuo di 310 euro.
La Puglia, che registra l'inflazione più alta, pari a +1,5%, si colloca solo al quarto posto, con un aumento di spesa di 299 euro. La Sardegna si conferma la regione con meno rincari, con un'inflazione dello 0,6% che si traduce in una spesa aggiuntiva di 112 euro.