i lavori

Ponte Lueg, tra un mese si parte. In autostrada si teme il caos-lavori

Dopo più di 55 anni, il viadotto è arrivato a fine vita: verrà demolito e ricostruito. L’A13 lancia una campagna di informazione: si viaggerà a una sola corsia per buona parte dell’anno. 


Davide Pasquali


BOLZANO. Rifacimento del ponte autostradale «Lueg», in Tirolo. Dopo mesi di accese polemiche, fra poche settimane si inizia. E saranno dolori, per traffico privato, turisti e traffico pesante. In entrambe le direzioni. Per almeno quattro anni. Ne sono consci all'Asfinag, la società gestrice dell'A13, che ha appena avviato a livello continentale una campagna informativa - multilingue e multimediale - per informare e spiegare in dettaglio cosa accadrà in pratica. Ci si rivolge sopratutto ad Italia, Austria, Germania e Paesi Bassi.

Gli accordi internazionali

Costruito nel 1969, con una lunghezza di 1,8 chilometri e un'altezza massima di 72 metri, il Lueg è il viadotto più lungo della rete autostradale austriaca. Sta a sei chilometri dal confine con l'Italia. Da mesi è al centro di furibonde polemiche per via dei lavori di rifacimento a cui dovrà essere sottoposto a causa della sua vetustà. Un giga cantiere nel cuore delle Alpi. Un colossale collo di bottiglia lungo il più importante asse di collegamento fra Nord e Sud Europa. Una prospettiva che allarma imprese e autotrasportatori, per non parlare del comparto turistico tutto: altoatesino, trentino, gardesano, adriatico e ben oltre. Grazie a un accordo siglato tra i ministri dei trasporti italiano e austriaco, il cantiere interesserà una carreggiata alla volta, per non interrompere il traffico e ridurre il più possibile l'impatto dei lavori sulla circolazione di merci e persone. Secondo il crono-programma, la carreggiata nord dovrebbe essere completata entro il 2026 e la sud entro il 2028. I governi di Italia e Austria manterranno un canale di comunicazione diretto e costante tra i due Paesi, in modo da individuare soluzioni tempestive in caso di criticità.

Vetusto

Dopo più di 55 anni, il ponte Lueg è arrivato alla fine della sua vita. Ora verrà demolito e rifatto, sdoppiando l'attuale struttura portante unica. Sul vecchio ponte, a partire dal 1° gennaio, sarà necessario l'instradamento del traffico a una sola corsia in entrambe le direzioni di marcia. Solo in tal modo sarà possibile garantire che il ponte esistente continui a funzionare in sicurezza, come sostiene Asfinag.

Traffico su una sola corsia

Per alleviare la pressione dal punto di vista statico, da gennaio sul ponte sarà necessario l'instradamento del traffico a una sola corsia in entrambe le direzioni di marcia. Per ridurre ritardi e ingorghi, nei giorni con elevato volume di traffico sarà però istituita una doppia corsia temporanea attraverso un particolare instradamento del traffico. Per poter transitare sul ponte a doppia corsia nei giorni con elevato volume di traffico, è necessario che i veicoli pesanti con un peso superiore a 3,5 tonnellate circolino sul lato interno. In questo modo si alleggerisce il peso sulla struttura portante. «Un funzionamento di prova scientifico ha dimostrato che questa doppia corsia innovativa funziona», rassicura l'Asfinag. Tutti i veicoli con un peso superiore a 3,5 tonnellate devono spostarsi sulla corsia a sinistra, ovvero sulla corsia interna. Le autovetture possono utilizzare entrambe le corsie come avvenuto finora. Importante da spiegare: questa doppia corsia verrà attuata soltanto temporaneamente, nei giorni con elevato volume di traffico, ma il funzionamento regolare lungo il ponte Lueg , dal 1° gennaio, consisterà nella corsia unica.

Quando si attua la doppia corsia

Asfinag sta predisponendo il calendario in dettaglio, che entro dicembre verrà pubblicato sul web (in italiano su asfinag.at/a13it), sui social e via app. Il succo però è noto: per circa 160-170 giorni all'anno l'instradamento del traffico sarà flessibile: in direzione nord o sud in base alle esigenze.

Come funziona in dettaglio

Il traffico pesante viene deviato dalla corsia di destra alla corsia di sinistra nell'avvicinamento prima del ponte Lueg con l'ausilio della segnaletica stradale. In questo modo si garantisce che il carico maggiore sia al centro del ponte con un conseguente alleggerimento del peso. Le autovetture possono circolare su entrambe le corsie. Durante l'istituzione della doppia corsia, il transito sulla corsia a destra da parte di veicoli con un peso superiore a 3,5 tonnellate deve essere evitato completamente, per motivi di staticità. Ciò è garantito da un sistema di controllo sulla corsia a destra. Una bilancia integrata nella carreggiata rileva, durante il transito, se un veicolo superiore a 3,5 tonnellate percorre erroneamente la corsia a destra. In questo caso, il veicolo viene deviato prima del ponte, guidato attraverso un parcheggio, controllato di nuovo lì e poi indirizzato sulla corsia di sinistra corretta.

Il pacchetto completo

Sono numerose le misure previste da ministero, Land Tirolo e A13: realizzazione di un sistema di controllo nell'area della piazzola di sosta di Nößlach e del raccordo Brennero Nord; ordinanze di divieto di circolazione di camion per circa 15 giorni nel 2025 al fine di garantire il flusso del traffico; sistemi di barriere supplementari per proteggere le comunità vicine sulle strade di accesso e di uscita e su eventuali percorsi alternativi; potenziamento del servizio di autostrada viaggiante dedicata ai mezzi pesanti nei giorni rilevanti, in coordinamento con le ÖBB; ampliamento dei sistemi di visualizzazione sull'intero percorso di accesso e al Brennero per ottimizzare le informazioni sul traffico.

A costruire sono (pure) gli italiani

Infine, una curiosità: ad aggiudicarsi i lavori di rifacimento di ponte Lueg è stata un'associazione temporanea di imprese costituita dalle austriache Porr e Strabag e dalla Maeg di Vazzola (Treviso), società specializzata in progettazione, fornitura e posa in opera di strutture in acciaio. La quota parte di Maeg in questo appalto, che nel complesso vale 220 milioni di euro, è di circa 50 milioni.













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