Polizze auto: in Trentino rischio aumenti del 25%
Il governo punta ad introdurre tariffe “più eque”, ma la riduzione dei costi al sud penalizzerebbe province come Trento e Bolzano (più 40%)
TRENTO. «Per il momento si tratta solo di una proposta e spero che rimanga tale, perché se si dovesse concretizzare, avrebbe un effetto devastante».
Roberto Crivellari, presidente regionale dell’Associazione nazionale professionisti assicurativi, non nasconde la sua preoccupazione davanti all’intenzione annunciata dal vicepremier Luigi Di Maio, al termine del consiglio dei ministri di lunedì, di introdurre delle norme che garantiscano a livello nazionale tariffe “più eque” per le assicurazioni auto, visto che “in alcuni posti si paga davvero troppo”.
L’applicazione del principio del riequilibrio potrebbe avere conseguenze molto pesanti soprattutto per gli automobilisti del nord. In base ai primi calcoli, fatti da alcune compagnie, per la provincia di Bolzano sarebbe un vero salasso, con un più 40%; forti rincari anche ad Aosta (+35%), Vicenza (+28%), e Trento (+25%).
Di questo nuovo quadro tariffario beneficerebbero invece realtà come Massa dove le assicurazioni auto subirebbero un calo quantificato nel 42% e 44% a Salerno, ma addirittura a Napoli il costo delle polizze crollerebbe del 65%.
Oggi il costo viene calcolato in base alla frequenza degli incidenti. In media il numero dei sinistri al nord è più basso e questo incide sulla Rc auto. Ciò è dovuto ad automobilisti certamente virtuosi, ma anche a macchine più moderne, che, con tecnologie avanzate, garantiscono maggior sicurezza e a strade più curate.