«Va vietato il parcheggio nel biotopo Baruchelli»
Il Wwf si mobilita in difesa dell’area nella porzione perginese del lago di Levico Ieri i volontari hanno pulito dai rifiuti la zona che è priva di cestini per raccoglierli
PERGINE. Pulizia sì, ma soprattutto sensibilizzazione per una maggior tutela dell’ambiente per il biotopo Baruchelli. Si tratta della zona umida protetta che si trova sulla sponda nord del lago di Levico e sul territorio comunale di Pergine.
Vi si arriva da Visintainer, località del Comune di Pergine con una ventina di abitanti lungo la strada che dal campo sportivo di Ischia costeggia la sponda del lago di Levico fino al centro balneare, mentre dall’altra sponda (sotto il colle di Tenna) c’è una pista pedonale lungo tutta la riva. Ed è per collegare i due tracciati e quindi permettere una passeggiata ad anello che è nelle previsioni della Provincia, la realizzazione di due tratti di passerella che superi il biotopo ma anche di una massicciata con sassi ciclopici. L’intervento è a livello di progetto e Wwf e ambientalisti in genere sono naturalmente contrari. Una raccolta di firme è stata effettuata nei mesi scorsi perché l’ente pubblico si interessasse alla vicenda. Quindi è stata attuata la “giornata ecologica” con il “Biotopo Baurchelli Day” con la quale si è inteso andare oltre chiedendo che l’intera zona umida venga ulteriormente salvaguardata vietando i parcheggi delle auto e quindi tenendole a debita distanza.
«Permettere il parcheggio delle auto - sostenevano ieri - si favorisce l’abbandono di rifiuti da parte dei bagnanti. La situazione si fa particolarmente pesante a fine estate proprio perché i gitanti lasciano a terra i rifiuti e se ne vanno con l’auto».
Tra l’altro, i cestini per i rifiuti o altri contenitori per le immondizie brillano per la loro assenza, anche se questa carenza non giustifica l’abbandono dei propri rifiuti.
Comunque, ieri, una decina di volontari, per iniziativa del Wwf di Trento, con il presidente Aaron Iemma hanno compiuto una visita - raccolta rifiuti. Ritrovo al campo sportivo di Ischia, giro alto rispetto al rettangolo di gioco, per poi superare il ponte sul rio Vignola “visitare” il biotopo “Pizé” o “Pizedi”, raggiungere Visintainer e quindi il biotopo “Baruchelli” sulla sponda del lago di Levico. Con i volontari anche alcuni sommozzatori del Willy Shark che ormai da tempo seguono il fondale del lago e che hanno denunciato la presenza (oltre che di bombe della Seconda guerra mondiale) di un “tappeto” di gamberi alieni che minacciano di estinguere quelli autoctoni.