PERGINE. Un interessante progetto nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro sta coinvolgendo il “Curie” insieme ad altri scuole trentine, nel monitoraggio partecipativo della qualità dell’aria. Si chiama “cheAria-Sensori IoT” promosso dalla Fondazione Bruno Kessler. Nell’iniziativa è coinvolta la classe 3 A del Liceo scientifico. Ed è anche per queste iniziative che l’interesse nei confronti del “Curie” è sempre molto elevato. Anche ieri, per la proposta “Open Day”, genitori e giovani potenziali allievi del “Curie” hanno affollato l’aula magna per presenziare all’illustrazione dell’offerta scolastica da parte del dirigente Paolo Chincarini e del suo staff di docenti.

Il progetto “cheAria” (responsabile e la docente Claudia De Grandi) riguarda la sperimentazione didattico integrata che ha l’obiettivo di realizzare sensori per il monitoraggio e la mappatura della qualità dell’aria e dell’inquinamento atmosferico. Il progetto si rivolge a 12 istituti superiori della regione, la tipologia delle scuole copre i diversi ambiti culturali e scientifici e offre l’opportunità agli studenti di sperimentare nuove forme di coinvolgimento con l’esposizione alla ricerca, il trasferimento tecnologico, l’incontro e il confronto con esperti del settore e il lavoro di gruppo.

Oltre ad Fbk, saranno coinvolti l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, il Cnr di Bologna, il Consiglio Nazionale Forense e l’Associazione per il disegno industriale. Per l’Istituto Curie di Pergine una interessante opportunità particolarmente sostenuta dalla scuola. (r.g.)