Tavole apparecchiate dentro al Parco asburgico
Levico Terme, dopo oltre dieci anni di attesa apre il bar ristorante nel cuore dell’area verde. Oggi alle 15 l’inaugurazione del locale gestito da Marco Libardi
LEVICO TERME . Oggi si inaugura, a partire dalle 15, il nuovo bar ristorante Al Parco, all’interno dell’antico Parco asburgico, appunto. Una notizia attesa in città e di quelle che di volta in volta uscivano ogni tanto rivelandosi poi delle bufale. Sono più di dieci anni, infatti, che l’avveniristico edificio attendeva un’apertura. E ora, aperto già da mercoledì scorso, risplende agli occhi dei, per ora, radi visitatori di questo inizio autunno, assieme alla brillante presenza del suo giovanissimo gestore, Marco Libardi, 23 anni, vincitore il 12 dicembre passato del bando di gara che assegnava la conduzione del bar per una base d’asta di 15mila euro.
«Sono stato l’unico concorrente – dice Marco sorridendo -, ma questo non significa che il business non sia appetibile. In dieci anni ci sono state altre due aste, andate deserte».
La struttura appare nuova di zecca nonostante l’età, e che Marco ha ripulito a fondo e ritoccato nei dettagli, aggiungendo in più un suggestivo logo, evocativo di un vecchio albero con radici e rami giocosamente arricciate. «Ora – aggiunge il gestore – si potrà fare colazione, pranzare e cenare in questo scenario fiabesco». I finestroni ampi che fanno corona a una sorta di palafitta in cemento armato, assicurano una vista magnifica creando all’interno del bar l’arredamento giusto per ogni stagione e che ora ritorna già i colori caldi e rassicuranti dell’autunno. Lo chef, Luca Zangoni, è un nome promettente e conosciuto che in gran sfoggio presenterà la sua arte culinaria nella cena di inaugurazione, tra fagottini di carne salada ripieni di ricotta e finferli, tagliolini freschi al rosmarino, coniglio alla trentina con polenta di patate, per finire con gelato di crema al moscato con fragoletta e per speziate, a prezzi da inaugurazione, e con scelta tra tre diversi piatti per portata dagli antipasti, primi, secondi, e dessert. In cucina con lui, la moglie, Giorgia Passamani, e ai tavoli il cameriere Jack che già serviva al ristorante il Pescatore.
Marco Libardi, ragioniere con la vocazione per la ristorazione, ha tenuto aperto il ristorante La Cantinota per tre anni, fino a che gli si è presentata questa opportunità. «Questa è un’area verde di grande successo - dice Libardi - conosciuta in Trentino e fuori. Sono certo che quando i clienti avranno imparato a conoscere la qualità del ristorante, saranno ancora più invogliati a venirla a visitare». L’auspicio dell’ex dirigente provinciale Pier Dal Rì, ideatore di numerose iniziative nel Parco, in aprile dello scorso anno era di «vedere quel bar aperto con Ortinparco». Ora è realtà, in ritardo, ma realtà.