Statuto tutto nuovo per la Fondazione  Castel Pergine Onlus 

Compiuto un ulteriore passo per arrivare all’acquisizione del maniero: le finalità stabilite sono senza scopo di lucro


di Roberto Gerola


PERGINE. Svelato il contenuto del nuovo statuto della Fondazione Castel Pergine Onlus. Il documento è stato completato e prelude ovviamente ad ulteriori passi avanti (Agenzia delle Entrate). Tutti compiuti con molta prudenza, a quanto pare, da parte del Comitato Castel Pergine. In più occasioni è stato affermato che l’argomento è estremamente delicato, la materia comprende passaggi burocratici impegnativi anche per le novità delle norme e che un paio di esperti aiutano in questo percorso. Anche perché ci sono aspetti altrettanto delicati che riguardano il rogito e i rapporti con la gestione e quindi la convocazione dell’assemblea dei soci.

Lo statuto consta di 10 pagine e vi si trovano elencati, tra le altre cose, finalità, patrimonio, destinazione di scopo, partecipazione, organi (presidente, cda, assemblea, commissioni e comitati, eccetera).

Importanti le finalità che saranno senza scopo di lucro: conservazione, manutenzione e valorizzazione del maniero di Pergine con le sue pertinenze, o di altri edifici se richiesto; miglioramento della funzionalità dell’edificio nel rispetto del suo valore e dimensione storica e artistica; produzione di eventi culturali e artistici sempre per la valorizzazione del castello e della sua conoscenza, cura della pubblicazione di opere relative al castello; raccolta di libri, quadri, progetti, opere grafiche foto e video, con la creazione di raccolte e allestimento di esposizioni; promozione di ricerche e studi (commissione storica o in collaborazione con altri enti); collaborazioni con enti e organismi. Importante pure il patrimonio: finanziamenti, contributi, donazioni (mobiliari o immobiliari); poi i ricavi, proventi, rendite, eredità, i contributi dei sottoscrittori; viene specificato che è vietata la distribuzione di utili o avanzi (diretta o indiretta) o di fondi, riserve e capitale, salvo disposizioni di legge; sono possibili raccolte di fondi; il patrimonio servirà a finanziare l’attività.

La partecipazione alla fondazione avviene attraverso gli “Amici” (almeno 100 euro di quota), “sottoscrittori” (almeno 300 euro), “benefattori” (almeno 1.000 euro); potranno essere persone fisiche o giuridiche. Un “comitato etico” vigilerà sulle “partecipazioni”.

Gli organi della fondazione sono: presidente, vicepresidente, cda (da 5 a 7 membri), assemblea di partecipazione, organo di controllo; ed eventualmente: comitato esecutivo, comitato etico, commissione storica. Tutte le cariche sono a titolo gratuito, salvo rimborso spese documentate e autorizzate. L’assemblea dei partecipanti (almeno una volta all’anno) è formata dai fondatori, e poi da amici, sostenitori e benefattori (ogni socio un voto); nomina il cda, i revisori dei conti e il comitato etico (se deciso).













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