Spettacoli e intitolazioni per l’Adunata degli alpini 

Anche Pergine si mobilita per l’appuntamento di maggio non solo fornendo ospitalità, ma allestendo un calendario di eventi che inizieranno già in marzo


di Roberto Gerola


PERGINE. Tre consistenti iniziative sono in cantiere a Pergine nell’ambito del prologo all’Adunata degli Alpini in programma a Trento a metà maggio. Più i concerti con i cori alpini nei giorni immediatamente precedenti all’annuale appuntamento delle penne nere da tutta Italia e dall’estero.

“Aspettando l’Adunata” è il globale elenco di tutto quanto avviene nei mesi di marzo, aprile e appunto in maggio. Un susseguirsi di iniziative che vedono in prima fila gli alpini ma non solo. Perché gli enti, le associazioni e le altre realtà operative rappresenta sostanzialmente la partecipazione della comunità trentina all’organizzazione dell’Adunata. Anche a Pergine come in tutto il Trentino e zone limitrofe, saranno ospiti centinaia di alpini in strutture ricettive o allestite per l’occasione. E anche Pergine offre momenti di svago e di commemorazione per il 100° anniversario della fine della Grande Guerra improntando tutto alla fratellanza e alla pace tra i popoli un tempo nemici. In questo senso le riunioni che a vari livelli si stanno effettuando per organizzare, divulgare, allestire gli eventi.

Il più importante per il richiamo a livello nazionale sarà quello in programma domenica 29 aprile: l’intitolazione al beato don Carlo Gnocchi della rotatoria davanti all’ospedale Villa Rosa. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa. Si sta organizzando la manifestazione che si protrarrà dal primo pomeriggio fino a sera: una prima parte prettamente alpina, visto che don Gnocchi era cappellano militare degli alpini, volontario in Russia, e a seguire quella di ricordo del sacerdote come fondatore, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale di un ente che si occupava dei mutilati e invalidi di guerra per poi proseguire il percorso fino alla Fondazione don Gnocchi che si occupa sempre di riabilitazione con centri medici sparsi in tutta Italia. La intitolazione a don Gnocchi della rotatoria è la prima iniziativa del genere in Trentino e prevede la realizzazione di un cippo con pannello illustrativo del personaggio, posto nell’aiola: vista l’importanza dell’evento e dell’Adunata a Tento pochi giorni dopo, sarà presente anche il presidente Ana nazionale, Sebastiano Favero con altri dirigenti nazionali e naturalmente tutto lo staff dell’Ana Trento con a capo Maurizio Pinamonti e poi numerose delegazioni extra provinciali. Cori, fanfara, corteo e sfilata lungo viale Spolverine, Baratieri e viale degli Alpini imbandierati, fino al teatro dove si svolgerà al commemorazione di don Gnocchi con i massimi esponenti della Fondazione a lui intitolata.

Questo evento sarà preceduto da uno spettacolo teatro il 16 marzo e un altro il 27 aprile. Il 16 marzo, nella sala auditorium delle scuole Garbari, due narratori racconteranno quattro storie vere di coraggio avvenute nella martoriata terra jugoslava tra il 1991 e il 1995. Uno spettacolo con più di 330 repliche in Italia e in Europa. Altro spettacolo tutto perginese, venerdì 27 aprile in teatro. Ci si rifarà alla Grande Guerra con testi di Claudio Morelli. La serata vedrà coinvolti attori della Filo Canezza e altri insieme ad altri personaggi (della Pro Loco) che solitamente ruotano attorno a queste iniziative, come Alessandro Bencivenga, Sandro Zampedri. Paolo Stefani eccetera. La storia (breve): due militari italiani in guerra: uno dei due muore, l’altro sulla via del ritorno trova un Kaiserjager ferito, se lo carica in spalla e lo porta in salvo. Il tutto completato da racconti, foto, filmati, canti, con personaggi come Luca Girotto, Lino Beber e don Farina.













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