Sottopasso al Rastel, conto alla rovescia per l’apertura 

La nuova viabilità. I lavori per il passaggio di biciclette e pedoni sotto alla Statale 47  sono praticamente terminati e nel giro di qualche giorno l’opera diverrà regolarmente utilizzabile


ROBERTO GEROLA


Pergine. Con la ormai prossima conclusione dei lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale del Rastel, la circolazione da via al Lago allo svincolo passando sotto la Statale 47 ritornerà come un tempo: doppio senso di marcia con l’eliminazione del tratto riservato alle bici e la strada a senso unico (intitolata a Margherita Hack) in direzione di San Cristoforo. Lo conferma l’ingegner Luca Paoli, dirigente lavori pubblici del Comune. Così si eviteranno le code di auto che si immettono sulla Statale provenendo dalla provinciale di Caldonazzo e quindi da Caldonazzo, Calceranica, San Cristoforo, Canale... Tuttora, le code di auto che si immettono sulla SS 47 sono costanti.

Se ne parla dal 2006

Sottopasso del Rastel, un problema nato nel luglio del 2006. Le prime auto passarono sullo svincolo di San Cristoforo nel maggio di quell’anno e appunto poco dopo ci si accorse che le seppur poche abitazioni della zona Paludi Bassi erano di fatto isolate dal punto di vista del collegamento pedonale, nel senso che per accedere a San Cristoforo (distante poche centinaia di metri) con tutti i suoi servizi (farmacia, panificio, alimentari, l’ufficio posta di allora, stazione ferroviaria, pullman...) dovevano salire a Pergine per strade di campagna e ritornare. Tutto sommato una “svista” nella progettazione dello svincolo (non l’unica, se poi sono state aggiunte alcune bretelle per migliorare la viabilità). E per quelle famiglie è iniziato un calvario risolto parzialmente con la realizzazione di un collegamento per auto sempre verso Pergine.

Il passaggio di pedoni e bici

A questo problema si aggiungeva quello di bici e pedoni che (con una passeggiata) desideravano percorrere la strada del Rastel (alla base delle colline di Masetti, Braito e Rastel) dovevano per forza di cose attraversare a piedi la Statale 47 per raggiungere le Darsene. Dopo 13 anni, il problema si risolve con il nuovo sottopasso realizzato dall’impresa Tamanini (e Euroscavi) con una spesa originaria di un milione, una zona piuttosto paludosa. Due rampe di accesso collegano il sottopasso alla strada del Rastel (verso Pergine) e a via delle Darsene – Doss con la chiesetta (San Cristoforo).

Aperta alle due ruote

La ciclabile (aperta ai mezzi dei frontisti) tra via Paludi e via Darsene (utilizzando il sottopasso Rastel) sarà quindi una realtà tra pochi giorni.

Attualmente, altre tre ciclabili sono in uso: quella lungo via Margherita Hack – sotto la Statale (sarà eliminata a breve); quella che costeggia la linea ferroviaria a valle (sottopassando la SS47) realizzata 13 anni fa insieme allo svincolo (è monca in quanto termina a San Cristoforo su un marciapiede se non si sceglie la bretella); quella più recente proveniente da Calceranica e che si collegherà a Trento. Per ora termina in via dell’Angi.

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