Slot e cambia monete rubati alla Trattoria Angi 

I ladri sono entrati nel locale forzando una porta finestra e portando via soltanto i cassettini con i soldi. Il titolare Ferraro: «È la quarta volta che succede in 7 anni»


di Roberto Gerola


PERGINE. Quarto furto in sette anni per la Trattoria Angi, il locale di ristorazione il cui primo proprietario diede il proprio nome (Angelo) alla strada (via dell’Angi). E’ avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Ancora una volta, oggetto del furto due slot machine e la macchinetta cambia soldi. A spiegarci l’accaduto, lo stesso titolare, Luigi Ferraro, originario di Cosenza, ma da anni in trentino sempre come cuoco.

Da sette anni ha aperto (anzi, riaperto) la Trattoria Angi come ristorante specializzato in piatti di pesce. Ancora una volta le slot machine che i ladri conoscono benissimo e che non resistono evidentemente, più di tanto. Le hanno semplicemente forzate, hanno asportato i cassettini con le monete e se ne sono andati per “lavorarli” altrove insieme a quello del cambia monete. Erano appoggiate alla parete sulla destra dell’entrata. Per entrare nel locale hanno forzato una porta finestra posta su uno dei lati dell’edificio (quello verso l’abitato di Canale che dista poche decine di metri) e che si trova incassato in una sporta di corridoio delimitato da un muro di contenimento per la campagna a fianco. Una volta entrati hanno manomesso la centralina dell’allarme collegato alla cassa del bar-ristorante ed hanno potuto agire indisturbati. Tra l’altro, hanno forzato il registratore di cassa asportando il cassettino che tuttavia era vuoto, senza nemmeno un euro. In compenso hanno trafugato i documenti della cassa con gli incassi del mese. «Dovrò in qualche modo ricostruire il tutto - ha detto Ferraro - per l’Agenzia delle entrate».

Naturalmente non si conosce l’ammontare dei soldi contenuti nelle due slot machine e nel cambia monete. «Non ho molti clienti che giocano», ha detto Ferraro a questo proposito. Sono intervenuti i carabinieri per gli accertamenti e hanno ritrovato i cassettini vuoti e forzati a qualche metro di distanza nella campagna vicina, così come il cassettino del registratore di cassa. Per il resto, non hanno toccato nulla. Erano alla ricerca di contanti.

«Quarto furto in sette anni», ha sottolineato Luigi Ferrero, ricordando che il precedente, avvenuto quattro anni fa era stato piuttosto pesante. «I ladri - ci ha ricordato -, avevano vuotato un po’ tutto. Dagli scaffali avevano portato via tutte le bottiglie di liquori, le bibite e quanto si trovava». Ha sporto appunto denuncia ai carabinieri e all’assicurazione.













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