Seggiovia “Malga” pronta per i primi di dicembre 

Presentato ieri in Panarotta il progetto del nuovo impianto di risalita: i lavori inizieranno il 10 settembre. Potrà trasportare fino a 1.500 passeggeri l’ora


di Roberto Gerola


PERGINE. Impianto di risalita “Malga” demolito insieme a tutte le strutture annesse comprese stazione di partenza e arrivo, cabine elettriche e quant’altro. Un grande striscione a valle annuncia la realizzazione di una nuova seggiovia a tre posti che sarà pronta per i primi di dicembre. La portata passa da 900 a 1.500 passeggeri all’ora e quindi con meno peso e più risparmio di energia elettrica; la velocità sarà di 0,3 metri al secondo. Le due stazioni saranno “più in linea”: quella a monte più vicina ai parcheggi, quella a valle spostata di qualche metro verso la pista. I lavori inizieranno il 10 settembre e l’impresa incaricata avrà tempo 90 giorni per eseguire l’opera. Questi i dati tecnici principali emersi ieri nel corso della conferenza stampa che l’assessore provinciale Michele Dallapiccola ha tenuta alla Malga Montagna Granda, località di partenza dell’impianto di risalita che servirà le pista appunto della Malga. Con lui, Matteo Anderle, neo presidente della Nuova Panarotta srl insieme al vice Fabrizio Oss e al consigliere Alberto Pedrotti (Trentino Sviluppo), ma soprattutto Fulvio Rigotti (amministratore delegato di Trentino Sviluppo) con i tecnici che seguito l’intervento.

«Un incontro - ha esordito Dallapiccola - per fare il punto della situazione del nuovo impianto di risalita, annunciare la direzione in cui ci si muoverà e gli obiettivi che si voglio raggiungere».

Rigotti (insieme ai tecnici) ha poi inquadrato il progetto: da tre anni si punta al sostegno degli impianti minori (sono 23) per evitare la loro chiusura; per la Panarotta si interviene drasticamente con un impianto revisionato e praticamente nuovo perché altrimenti si doveva procedere a una gara europeo con tempi lunghi. Il progetto comporta una spesa di 1,7 milioni di euro e vedrà all’opera solo imprese locali; il finanziamento è al 90% con il completamento da parte della Comunità di valle (con fondi trasferiti); con l’impianto, anche il collegamento ski-weg dalla Malga al Rigolor (60 giorni di tempo) liberando la strada Malga – Valle dei Mocheni e restituendola alla sua vera funzione.

«Rifacimento completo - ha detto ancora l’assessore -, con un impianto più sicuro, più adeguato (anche per l’innevamento), di buona qualità, più regolare nei flussi con imbarchi e sbarchi migliori. Il tutto riconosce il ruolo sociale della Panarotta e nello stesso tempo le attività ricettive della zona».

Dallapiccola ha anche ricordato l’istituzione di un fondo che permette ai Comuni di Pergine e di Frassilongo la realizzazione della pista di slittino; inoltre, una norma precisa prevede che la società possa vedersi finanziare al 90% (di diritto) ulteriori interventi tipo il bacino in quota.

A una precisa domanda sul possibile restyling delle strutture sulla Pamarotta (Chalet e Cima Esi), Matteo Anderle (comproprietario dello Chalet) ha annunciato che la gestione da parte degli attuali conduttori è in scadenza e si cercheranno nuovi imprenditori. «La società, ha detto ancora, possiede la struttura a Cime Esi; per essa si pensa in prospettiva un recupero e ma accorrono finanziamenti. Un passo alla volta per non farsi del male». Altra domanda all’assessore circa le attrazioni sulla Panarotta: «Si sceglierà il silenzio - ha detto - non parco giochi spinto, ma luoghi di tappa e di sosta per accedere al Lagorai».













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