Sassi e vetri per l’edificio che farà rinascere il “Faro” 

Novità sul lago. Pronto il progetto che permetterà di cambiare il volto alla spiaggia Nogarola ai piedi della frazione di Ischia. Si ispira ai terrazzamenti del colle di Tenna che sovrasta la zona


ROBERTO GEROLA


Pergine, Sarà tutta di sassi e vetro la nuova struttura destinata nel giro di un anno a prendere il posto della degradata costruzione del “Faro” alla spiaggia della Nogarola ai piedi di Ischia. L’intervento (con il conseguente investimento finanziario) è della Palcos srl che fa capo all’ingegner Flavio Pallaoro.

Tre giovani architetti

La progettazione del nuovo immobile che avrà la stessa destinazione d’uso è stata affidata dalla Palcos srl a un gruppo di giovani architetti che si erano posti qualche importante obiettivo al di là delle necessità tecniche: soprattutto di carattere ambientale. Nella relazione si legge, infatti, che nella progettazione «si è voluto riprendere i terrazzamenti di muri a secco che caratterizzano il profilo del colle di Ischia e utilizzare materiali ed elementi già presenti nel paesaggio per realizzare un edificio in grado di appartenere ad un sistema radicato e più ampio che possa contribuire alla qualità del sistema paesaggio che lo accoglie».

Non sarà quindi un edificio impattante, ma rispetterà il principio della “dispersione del volume” con il blocco dei servizi igienici interrato sotto l’attuale parcheggio con ingresso a parte e separato dal corpo principale da un ampio accesso alla spiaggia. Si parla inoltre di «riqualificazione architettonica e consolidamento statico» dell’edificio.

Si scrive ancora che «grandi coperture piane e ampie superfici vetrate limiteranno la consistenza dell’edificio» e che «le scelte sono state condizionate dai vincoli dell’immobile esistente e dalle caratteristiche acustiche e climatiche del sito oltre che dal percorso del sole».

Un po’ di storia

L’attuale immobile risale a circa mezzo secolo fa (era sorto su una costruzione realizzata una ventina d’anni prima) e sarà sostanzialmente demolito in tutti i suoi elementi presenti anche nelle vicinanze, salvo una piccola parte (il solo blocco cucina). Anche perché la sua composizione è la conseguenza di numerosi successivi interventi, taluni anche non a norma, realizzati anche con materiali scadenti e aggiunte varie che ne hanno un po’ snaturato l’origine.

La statale alle spalle

Nel progetto sono stati anche tenuti in considerazione altri fattori. Tra questi anche l’ingombrante presenza della Statale 47, la messa in sicurezza vista la situazione geologica della zona, e garantire l’accesso anche si soccorso.

La caratteristica del nuovo edificio consiste nei lati chiusi con muratura sui lati nord ed est (fermare venti freddi e rumore) e la realizzazione di ampie vetrate apribili sui lati sud e ovest verso il lago. A protezione dell’edificio saranno realizzate barriere fisiche (per la situazione geologica, anti rumore ma anche contro possibili fuoriuscite di automezzi vista la presenza della Statale 47) con raccolta acque reflue (dalla strada). Specifiche barriere anti allagamento saranno invece poste sul lato fronte lago.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza