Rems di Pergine, si avvicina il trasloco: più spazi comuni e nuovo giardino
La struttura ospita 10 persone con problemi psichici che hanno commesso reati. Sopralluogo in vista del trasferimento in un nuovo padiglione nell’ex ospedale psichiatrico. Il direttore dell’Apss Ferro: «Percorsi di riabilitazione per favorire il reinserimento nella società»
TRENTO. Trasloco imminente per la Rems di Pergine, la Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza che ospita dieci cittadini della provincia di Trento e di Bolzano per i quali il magistrato ha stabilito una misura di sicurezza detentiva in quanto autori di reato, non imputabili a causa di infermità psichica e ritenuti socialmente pericolosi. La Rems ospita quindi persone con problemi di salute mentale che hanno commesso reati e che, per la loro condizione, non possono essere detenute in carcere.
La Rems rimarrà sempre all'interno degli spazi dell'ex ospedale psichiatrico di Pergine, con un trasferimento dal padiglione Perusini al piano rialzato del padiglione Pandolfi.
Per verificare l'idoneità dei nuovi spazi e toccare con mano gli interventi migliorativi effettuati, ma soprattutto nell'ottica di rafforzare la reciproca collaborazione è stato fatto un sopralluogo nella nuova struttura, alla presenza dell'assessore provinciale alla salute Mario Tonina, del direttore generale dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige Christian Kofler, del sindaco di Pergine Roberto Oss Emer e dei rappresentanti dei vari interlocutori istituzionali (Questura, Garante dei detenuti etc.).
I nuovi spazi della Rems sono stati quindi completamente rinnovati, con il rifacimento di tutti gli impianti elettrici e termo meccanici e la sostituzione di tutti gli infissi. La metratura della nuova struttura è sostanzialmente simile alla vecchia, ma risulta logisticamente meglio organizzata, con spazi comuni ampliati, stanze dotate tutte di servizi igienici e un nuovo cortile/giardino esterno. I lavori – per un costo complessivo di 900mila euro – sono stati finanziati dalla Provincia autonoma di Trento e rientrano in un più ampio progetto di riqualificazione dei vari padiglioni nell’ambito del Pnrr che prevede la realizzazione della Casa e dell’Ospedale di comunità e di un Hospice.
«In questi primi nove anni di attività – ha spiegato Lorenzo Gasperi, direttore dell’Unità operativa di psichiatria del distretto est – l’obiettivo del percorso terapeutico riabilitativo all’interno della Rems è stato di costruire un modello di continuità dei livelli di cura, integrato con la rete dei servizi sanitari e sociali territoriali, in grado di collaborare alla gestione del percorso terapeutico, assistenziale e riabilitativo che il paziente sottoposto a misura di sicurezza deve seguire per il raggiungimento di un adeguato compenso clinico e di un possibile recupero sociale».
«Questi nuovi spazi – ha dichiarato il direttore generale Ferro – si configurano perfettamente come luoghi in cui la dimensione sanitaria e quella della sicurezza convivono, con un approccio centrato sul trattamento della patologia mentale e il rispetto dei diritti umani. Grazie alla nuova Rems possiamo quindi continuare ad assicurare grande attenzione ai bisogni di salute mentale dei pazienti, offrendo percorsi di riabilitazione personalizzati e favorendo il reinserimento nella comunità».
«Garantire un luogo idoneo in cui le persone possono trovare dignità e cura è fondamentale – ha dichiarato l’assessore Tonina – e il trasloco in questi nuovi ambienti conferma il nostro impegno istituzionale per un miglioramento continuo di strutture strategiche e innovative come le Rems, fondamentali per garantire un approccio umano e terapeutico alle persone con disturbi mentali che hanno commesso reati, e offrire un percorso di cura e riabilitazione in un ambiente sicuro e accogliente».