Remo Paterno, protagonista dell’ortofrutta 

Spera, riconoscimento nazionale per il presidente dei consorzi Cio e Cobav: sarà premiato a Venezia


di Carlo Bridi


SPERA. Remo Paterno 73 anni, nato a Spera, già sindaco del suo paese, negli anni Ottanta, presidente di Cio, la Op interregionale con un fatturato di oltre 57 milioni di euro, è stato scelto dall’Unione nazionale Italia ortofrutta Corriere Ortofrutticolo, assieme ad altri 9, quale “Protagonista dell’Ortofrutta Italiana”. L’evento è organizzato dalla rivista nazionale del settore ortofrutticolo che ha individuato in queste 10 persone il modello del protagonista del settore ortofrutticolo. Riceverà l’ambito riconoscimento all’interno di un evento organizzato a Venezia il giorno 18 gennaio.

A Paterno e alla frutticoltura che lui rappresenta la rivista ha dedicato un reportage di alcune pagine nel quale è tracciata la vita e le opere di Paterno, che fra la diffidenza generale ha saputo dar vita oltre vent’anni fa, ad una Organizzazione dei produttori (OP), senza sovrastrutture costose, costruendo la grande realtà del Consorzio interregionale ortofrutticolo, (Cio), forte di oltre 400 produttori e con la presenza sul modello francese, anche del Gruppo Clementi, ma che pur operando in diverse regioni e Provincie, ha mantenuto il suo cuore in Trentino alla Cobav (Consorzio Ortofrutticolo Bassa Valsugana), del quale è presidente fin dalla costituzione, 42 anni fa. Cio è presente sul mercato con un marchio sempre più riconoscibile, che è arrivato anche sui banchi della Gdo: Serene Star. Paterno, afferma la rivista specializzata, «ne è il collante, un uomo schivo e contro corrente, ma che proprio per questo è personaggio».

Remo ha raccontato al Corriere Ortofrutticolo, come la Op nata nel 1997 con cinque soci, oggi conti su 11 gruppi aziendali – per lo più cooperative- che operano prevalentemente nel territorio trentino e veneto, che rappresentano appunto i 400 soci frutticoltori citati tutti impegnati a produrre in aree particolarmente vocate. Le varietà presenti nel portafoglio prodotti sono: Golden, Gala, Red Delicious, Jonagold, Granny, Morgen, Fuji, Breaburn, Pink Lady e Modì. Oltre alle mele sono presenti: fragole, piccoli frutti ed ortaggi, in buona parte biologici della Valle di Gresta, od ottenuti con il metodo della produzione integrata. A queste produzioni si aggiungono prodotti tipici trasformati, dai crauti alle confetture alle passate di verdura.

«Ora - afferma Paterno, grazie alla sua visione a livello nazionale del settore, essendo membro influente dell’Unione nazionale italia ortofrutta, che rappresenta oltre 140 Op e un fatturato di 1,8 miliardi - il primo problema della cooperazione frutticola trentina è la riconversione varietale con grande attenzione alle varietà resistenti, un altro problema aperto è quello della cimice asiatica e degli aspetti economici legati al parassita che potrebbe riservarci difficoltà non indifferenti».

Particolare soddisfazione per l’ambito e imprevisto riconoscimento è stato espresso da tutti i soci della Op che venerdì prossimo saranno a Venezia a festeggiarlo essi ricordano «come vada dato atto a Remo Paterno, di aver sempre operato per far crescere la consapevolezza nei soci di essere all’interno di un Gruppo di imprese che vogliono perseguire obiettivi comuni finalizzati allo sviluppo delle aziende dei propri associati, con dedizione e grande professionalità, azione che le ha permesso di avere per questa piccola Op risonanza nazionale».













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