Prg, adottata la variante per la “Cittadella” al Ciré 

Pur con i soli voti della maggioranza compatta il consiglio comunale approva la viabilità necessaria alla nuova area produttiva di Piccoli Frutti, Amnu e Trenta


di Luigi Carretta


PERGINE. Il Prg dell’area che ormai si avvia a divenire un vero e proprio polo di produzione a vocazione frutticola, quello per intenderci dove sta sorgendo il grande complesso immobiliare della Cittadella dei Piccoli Frutti, è stato adottato dal consiglio comunale nella seduta di lunedì. Alla Cittadella, uno dei maggiori investimenti produttivi realizzati in Trentino negli ultimi anni, ormai in fase di avanzata realizzazione, andranno ad affiancarsi attività produttive già esistenti e strade di vario tipo.

Proprio per risolvere i possibili nodi relativi all’accesso all’area, e d’intesa con la Provincia che ha emanato una serie di disposizioni in merito alla sicurezza stradale, nel nuovo piano si è modificata innanzitutto la circolazione. Si potrà accedere dalla SS47, dove già esiste un innesto che dallo svincolo del Ciré, provvisto però quest’ultimo di una nuova rotatoria a valle dell’attuale stazione di servizio per garantire la sicurezza del traffico, mentre un'altra rotatoria sarà posta invece in cima all’area occupata dai magazzini di frutta che si stanno costruendo e servirà sia a raccordare il viale d’accesso centrale tra gli edifici della Coop S. Orsola, sia una nuova strada con cui, attraverso un nuovo ponte da costruire sul Fersina, sarà possibile collegare direttamente tutta la zona del versante di Susà, Roncegno e Costasavina, tradizionalmente zona di produzione di piccoli frutti con la nuova area artigianale, senza che mezzi agricoli o camioncini debbano così fare lunghi giri immettendosi sulla strada provinciale. Ma la Cooperativa dei piccoli frutti non sarà però la sola ad occupare i Fosnoccheri. Ad essa si andranno ad affiancare un area destinata alla stazione elettrica della Trenta spa e un'altra per l’Amnu, mentre vengono inserite nel Prg le due cave esistenti, in zone produttive destinate a “lavorazione, trasformazione e riciclaggio di inerti”. A completamento della enorme lottizzazione vi sarà una ciclabile a margine del torrente Fersina, che andrà a completare l’offerta del comune di Pergine di tali sistemi di collegamento ecologici, e che servirà anche a mascherare in parte, con i propri alberi l’area produttiva.

La regolamentazione della nuova area non è piaciuta all’opposizione del Pd e del Patt, i cui rappresentanti hanno contestato la complessiva omogeneità e la vicinanza delle cave attuali alla nuova ciclabile. Una situazione peraltro esistente ormai da lungo tempo, come ha sottolineato l’assessore Negriolli nella sua replica, che «si cerca di regolamentare e inserire in un contesto produttivo generale». «Peraltro - ha ricordato ancora Negriolli - se un Prg non può certo eliminare un area esistente e attiva, dall’altra le cave stesse non sono eterne, per cui un domani, esaurite le stesse e ripristinato come legge impone l’area relativa si potrà pensare ad una diversa destinazione».

Il Prg, adottato con 15 voti a favore e 5 contrari, rimane lo strumento urbanistico che si è scelto per intervenire sulla zona. Approvata anche la variazione di bilancio per il 2018-2020, con le entrate che segnano più 500.000 euro, a fronte di uscite di 13.000 euro per le imposte affissioni, 12.900 euro per il censimento e 2.200 euro per il fondo di riserva, mentre si registra un segno meno per l’Imis.













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