Parrocchia, il debito cala
L’assemblea alla “Provvidenza”. Dai 777 mila euro di fine 2017, alla fine dello scorso anno si è attestato a 686 mila: è quasi interamente dovuto a mutui bancari. Ma sono in arrivo altri interventi edilizi: i costi di gestione andranno ancora limati
Pergine. La situazione debitoria della Parrocchia della Natività di Maria diminuisce ancora, e dai 777.200 euro di fine 2017, si attesta al 31 dicembre 2018 sui 686.713 euro. Nel 2016 il debito era di 965.709 euro. Per fare il punto della situazione il parroco don Antonio Brugnara ha organizzata una serata alla “Providenza”, secondo le disposizioni sulla trasparenza dell’arcivescovo monsignor Lauro Tisi, presente il Consiglio pastorale degli affari economici composto da Mauro Casotto, Marco Chini, Gennaro Cucino, Claudio Eccher, Carlo Fruet, Giovanna Valcanover e Alberto Toldo.
Gli sforzi positivi
In sala poco meno di una trentina di persone quando don Antonio ha introdotto il tema, ricordando la situazione delle due precedenti assemblee e gli sforzi positivi fatti per ridurre il debito, lasciando poi a Mauro Casotto il compito di entrare nel dettaglio dei numeri, illustrati con slide. Il relatore ha ricordato che cosa è successo per arrivare alla pesante situazione debitoria, dovuta ai lavori alla chiesa parrocchiale, alla “Providenza”, alla Canonica, il mutuo con la banca che nel 2017 ha ridotto il debito a 777 mila euro e il risultato 2018 che lo ha ulteriormente abbassato a 686 mila euro. Una continua diminuzione dovuta all’impegno e al lavoro di tante persone, delle famiglie, degli enti e delle associazioni, testimoniato anche dalla gestione dell’Oratorio Don Bosco e delle sue attività, e anche nel consuntivo del bilancio sociale, nel capitolo “Cosa fa la Comunità”, dove si evidenzia che Oratorio, Chiesa e Comunità di Pergine hanno dedicato quasi 40 mila ore di volontariato, pari a quasi 5 mila giornate di lavoro, con un risparmio sul totale delle spese del 22,28%.
Manutenzioni straordinarie
L’attuale debito di 866.713 euro è composto dal debito del mutuo di 605 mila euro verso le banche, da 31.713 euro del conto corrente, da 50 mila euro verso altri. Al termine della rendicontazione è stata richiamata l’attenzione, sempre con slide, sul tema delle manutenzioni straordinarie che riguardano anche altre strutture attigue alla Parrocchiale, per interventi ai tetti: la Monegaria, edificio unito alla chiesa di S. Antonio, con una spesa prevista di 40 mila euro e quello della Canonica storica (60 mila). Ci sono ancora gli interventi urgenti alla chiesa di S. Antonio, tutte necessità per risolvere le quali è necessario ancora responsabilizzare e coinvolgere la comunità parrocchiale.
Ulteriori iniziative
Si è poi fatto un accenno alle possibili iniziative per incrementare ulteriormente la raccolta di denaro: attivare un’offerta mensile di 20-50 euro con bonifico senza spese presso la Cassa Rurale Alta Valsugana, un caffè al giorno per nucleo familiare, iniziative varie come mercatini, vendita torte, una lotteria, un vaso della fortuna e quanto ancora può servire per affrontare e abbattere i costi di gestione. Nel 2018 sono stati complessivamente di 245.705 euro, mentre i ricavi ordinari, comprendenti tutte le entrate sono state pari a 227.788, con un disavanzo di 17.917 euro. A conclusione il parroco ha ribadito che «bisogna fare di più», facendo comunità, anche se a Pergine per le sue dimensioni ed estensione è difficile, ma in questo caso puntando sulle realtà associative, che collaborando in sinergia possono dare ottimi risultati.
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