lo sfogo del vice capitano roccabruna 

Odissea dell’Audace Pergine a Villafranca

PERGINE . Su Facebook è apparsa qualche giorno fa la garbata ma simpatica lettera di Nicola Roccabruna, vice capitano della squadra di basket Audace Pergine, definita “Minors”, che racconta le...



PERGINE . Su Facebook è apparsa qualche giorno fa la garbata ma simpatica lettera di Nicola Roccabruna, vice capitano della squadra di basket Audace Pergine, definita “Minors”, che racconta le peripezie successe domenica scorsa alla compagine di Serie D per raggiungere Villafranca per l’incontro di campionato, perso poi a tavolino. Decisione dei giudici di gara non certo condivisa, che ha indotto il presidente della società, Francesco Bortolamedi, a ricorre alla Federazione Basket chiedendo di poter recuperare l’incontro, sembra con buone possibilità di essere accolta. Il fatto nel racconto di Nicola Roccabruna .

«Ciao amici Minors, vi scrivo per raccontarvi l'incredibile odissea che io e i miei compagni dell'Audace Pergine abbiamo vissuto domenica. Noi giochiamo nel campionato di serie D, che da quest'anno ha tra le squadre partecipanti anche una la formazione veneta del Villafranca di Verona. A noi toccava andare in Veneto proprio nel giorno di ritorno dell'apocalittico ponte dell’Immacolata, caratterizzato quest'anno pure dalla neve, oltre che da una fila allucinante in autostrada che si estendeva da Bolzano fino a Mantova. Sapendo le difficoltà della trasferta, partiamo alle 14.30, visto l’inizio dell’incontro alle 18.30. Dopo un'ora e mezza di viaggio e su vari percorsi, chi in autostrada, chi in statale, percorriamo circa 25 dei 100 km da compiere. Decidiamo di continuare, avvertendo i padroni di casa, che capiscono la nostra situazione e aspettano il nostro arrivo. Purtroppo per noi, gli arbitri non sono dello stesso avviso e ignorando la disponibilità del Villafranca e le difficoltà causate dal traffico, decidono di darci la partita persa nonostante il nostro arrivo alle 19.10 circa. Sconsolati dalla strada percorsa inutilmente e dalla sconfitta, rifiutiamo di giocare un’amichevole senza arbitri, consapevoli del ritorno che ci aspettava. Perdiamo così 20-0 e arriviamo a casa all'una della di notte. Abbiamo rinunciato a una domenica in famiglia e con gli amici per amore della pallacanestro. Nonostante la disavventura noi non molleremo, e continueremo imperterriti con la nostra passione». (f.v.)















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