Mocheni tra guida e “mediateca”
Presentati dall’Istituto il volume e l’archivio online di storia e cultura
FIEROZZO. Molta curiosità e aspettativa per la nuova “Guida al maso mocheno”. La pubblicazione (75 pagine) edita dall’Istituto culturale mocheno segue all’allestimento della preziosa mostra allestita (e aperta) l’anno scorso in primavera nella sede dell’istituto a Palù del Fersina e completata con dal maso - museo Filzer (a Fierozzo). E’ stata presentata nella sala pubblica a Fierozzo da Luca Moltrer (presidente dell’Istituto e sindaco di Fierozzo) e da Mauro Buffa, direttore dell’ente.
Proprio dalle parole di quest’ultimo sono emersi alcuni aspetti particolarmente interessanti della mostra. Innanzitutto il numero dei visitatori. L’esposizione del materiale (documenti, fotografie ed altro) doveva chiudere in novembre. E per quella erano state oltre 3.000 le visite. Le richieste di poter vederla sono state costanti anche dopo la data di chiusura e così, la mostra è rimasta aperta e lo sarà anche per tutto il 2019. L’interesse che ha suscitato è stato (ed ancora) molto consistente specialmente delle popolazioni di lingua tedesca. E così, a tutt’oggi, i visitatori hanno superato quota 4.300 dando così molta soddisfazione agli organizzatori. Anche perché, come è stato sottolineato, si è trattato della conclusione di un lavoro durato due anni.
In apertura del suo intervento, Luca Moltrer ha ricordato che l’istituto ha lavorato per allestire la mostra con i contributi di Regione e Provincia, che la pubblicazione è stata opera di Claudia Marchesoni e Leo Toller (antropologa e storico dell’Istituto), che l’iniziativa mirava a far conoscere la valle all’esterno ma anche agli stessi abitanti e quindi tramandare e valorizzare il patrimonio storico e sociale, degli usi e costumi, delle tradizioni della valle. Insieme alla pubblicazione è stata anche presentata la piattaforma Mediateca che raccoglie il patrimonio e la storia della società in valle. Nella “mediateca” sono raccolti online i giornali, le riviste, i libri parlanti, i filmati e i documentari prodotti dai residenti. Non è solo un archivio ma una fonte aperta a tutti e sempre.
Leo Toller e Claudia Marchesoni hanno quindi illustrato nel dettaglio sia la guida che la Mediateca. La guida propone in modo semplice e sintetico la storia della colonizzazione della valle, il valore e il ruolo del maso nel corso dei secoli (risale al 1324) e la sua evoluzione abitativa, con approfondimenti storici su aspetti specifici. La mediateca raccoglie appunto il materiale, le tradizioni (la stella, il carnevale, le fiabe e le leggende) proponendo l’aspetto umano della popolazione insieme alla lingua. Naturalmente, la mediateca sarà accessibile a tutti dal sito dell’Istituto. (r.g.)