Il ricordo dell’Anpi 

La tragica deportazione dei malati psichiatrici

Pergine. Viene ripresa quest’anno la manifestazione a ricordo dei “deportati”. Si fa riferimento agli uomini e alle donne pazienti dell’allora manicomio regionale che vennero appunto deportati in...



Pergine. Viene ripresa quest’anno la manifestazione a ricordo dei “deportati”. Si fa riferimento agli uomini e alle donne pazienti dell’allora manicomio regionale che vennero appunto deportati in Germania per effetto delle cosiddette “opzioni”. Erano di madrelingua tedesca e furono trasferiti in Germania in seguito appunto agli accordi italo-tedeschi.

La triste vicenda

Era il 26 maggio del 1940. Dall’edificio del manicomio furo condotti alla stazione ferroviaria per essere caricati sui vagoni e trasferiti. Potevano “scegliere” se rimanere in Italia o trasferirsi nel Reich. Qui era altro era già in atto tragico “programma Aktion 4”, che prevedeva l’eliminazione per eutanasia dei malati psichici e dei disabili considerati “vite senza valore”, non degne di essere vissute, ai quali, pertanto, l’“opzione” fu sostanzialmente imposta, se non preclusa.

Con un convoglio speciale in partenza dalla stazione ferroviaria di Pergine, il 26 maggio di 80 anni fa, i malati di origine e lingua tedesca residenti o domiciliati a Pergine furono accompagnati da personale medico, sanitario, religioso e amministrativo all’ospedale psichiatrico di Zwiefalten, in Germania, e di lì in parte smistati fra gli ospedali di Schussenried e Weissenau, per poi inviarli al centro di annientamento di Grafeneck. La maggior parte trovò la morte per malattia, carenza alimentare, stenti, ma anche nel contesto delle operazioni naziste per la “purificazione della razza”, denominate Aktion T4, con la soppressione delle persone con menomazioni fisiche o psichiche.

Per non dimenticare

Dopo che per cinque anni l’evento venne ricordato con delle fiaccolate, nel maggio del 2011 venne dedico di collocare una tabella (ormai sbiadita dal tempo) per ricordava quel triste momento storico. Era stata l’amministrazione guidata dal sindaco Corradi ad accogliere la richiesta dei militanti di Rifondazione comunista.

Ora la manifestazione è passata in mano all’Anpi che l’ha ripresa per riproporla appunto il prossimo 26 maggio insieme all’amministrazione comunale. Alle 18, alla stazione ferroviaria di Pergine la tragica partenza verso la morte registra una semplice cerimonia, «perché contrari ad ogni altro orrore anche nel nostro tempo». R.G.













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