l’assessore olivi  

«La nuova proprietà si gioca l’accettazione sociale»

BORGO. «Abbiamo chiesto di poter visitare lo stabilimento, vederlo in funzione e incontrare l'impresa che ha restituito il futuro a questo luogo. Un confronto serio con imprenditori, che a noi...



BORGO. «Abbiamo chiesto di poter visitare lo stabilimento, vederlo in funzione e incontrare l'impresa che ha restituito il futuro a questo luogo. Un confronto serio con imprenditori, che a noi mancava tra il tramonto della proprietà Leali e la speculazione finanziaria che ne è seguita». E' soddisfatto l'assessore Olivi. «Volevamo finalmente misurarci con qualcuno che parla di impresa, investimenti, lavoro, occupazione e non scappa quando si parla di riqualificazione del sito. Dopo aver assistito ad alcuni anni di azioni spregiudicate speculative e pregiudizio, qua ho visto un sito che lavora con serietà, che ha un piano ed una logica industriale per aumentare la capacità produttiva e l'occupazione, che ha scelto di esserci e ha un'idea chiara di futuro. Qua il sito va riqualificato, si chiude una pagina e se ne apre un altra».

L'assessore provinciale all’industria ha ricordato che questo sito produttivo deve dimostrare di garantire la tutela ambientale e recuperare la credibilità sociale e per questo c'è bisogno di fare il salto di qualità. «Borgo deve diventare un’acciaieria di valore, essere una tra le acciaierie, anzi l'acciaieria più in grado di rispondere alla sicurezza e alla qualità dell'ambiente, perché qui si gioca l'accettazione sociale. Qua si può fare un acciaieria importante e sfidante, in sintonia con il territorio. C'è spazio, i volumi non sono saturi, si può passare da 2 a 3 turni. Possono fare il salto di qualità», spiega. E prosegue: «L'amministrazione provinciale è attenta e determinata a dimostrare che qui si può ricominciare a lavorare, che esistono potenzialità serie per farlo e che non si deve scegliere tra lavoro ed ambiente perché questi due beni comuni non sono incompatibili. La sostenibilità ambientale è connaturale con la qualità di fare impresa e l'occupazione è un altro bene di cui qui c'era bisogno, dopo anni di limbo».

Infine, in merito alla gara per la vendita dello stabilimento, che Tribunale e curatori dovranno preparare, l’assessore Olivi auspica «che lo snodo della stessa sia preciso: chi vuole entrare qua deve sapere che deve alzare l'asticella della qualità degli investimenti, dimostrando nella proposta che non ci sono solo gli aspetti economici ma la qualità complessiva del sistema, sociale e ambientale». (m.c.)













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