La famiglia Toniolatti riapre l’ex albergo Nicolli sulla statale
La riqualificazione di Ciré. Dopo cinque anni di chiusura la novità nel 2020. Il nuovo locale si chiama “SS47 Break Point”. Il titolare: «Investimenti per ristrutturare bar, le sale da pranzo, le cucine e i bagni». Più avanti i piani superiori
Pergine. Riaperto dopo cinque anni l’albergo ristorante pizzeria “ex Nicoli” con il novo nome “Ss47 Break Point” sempre della famiglia Toniolatti. Una struttura ricettiva che rappresenta un tassello importante per la riqualificazione dell’intera area del Ciré che in questi ultimi anni ha registrato una serie di interventi di vario genere e che è destinata nei prossimi a essere oggetto di altri interventi importanti dal punto di vista della viabilità ma anche delle modifiche di carattere edilizio.
La storia
L’ex Nicoli, ora appunto “Ss47 Break Point”, è una costrizione che risale a mezzo secolo fa. Era sorto con Gianirios Toniolatti, primo gestore. Ora è insieme al figlio Andrea. Una struttura che aveva fatto storia anche perché nel seminterrato era stata realizzata una discoteca per altro molto frequentata. Inoltre la collocazione alla confluenza della Valsugana e della Valle di Piné, ne aveva fatto un punto di riferimento per feste, ritrovi, manifestazioni grazie appunto anche alla discoteca. Era subito sorta una difficoltà determinata dal traffico sulla vicinissima statale 47 che solo da qualche anno era stata dotata di barriere anti rumore anche per tutelare le abitazioni dell’abitato storico del Ciré.
L’avventura di Andrea
«In questi cinque anni, ci spiega Andrea, abbiamo deciso di riprendere in mano la struttura e tentare l’avventura. Con non pochi investimenti abbiamo per il momento ristrutturato il piano terra con i locali del bar, delle sale da pranzo, le cucine, i bagni. Un po’ alla volta contiamo anche si rimettere in sesto le camere dei piani superiori. Sono 18m una quarantina di posti letto, gli interni sono fermi agli anni 70 naturalmente, ma contiamo su nuovi arredi, su rifacimenti di servizi e via dicendo, per rendere la struttura adeguata ai tempi, più moderna, più consosa alle esigenze della clientela».
Struttura accogliente
Il piano terra si presenta ora particolarmente accogliente e confortevole. «La nostra clientela, dice ancora, è quella di passaggio, ma anche con gli operai che lavorano negli stabilimenti di Ciré, i dirigenti degli stessi. Contiamo insomma sul settore industriale del Ciré».
Purtroppo l’area circostante non è delle migliori anche se i parcheggi sono ampi e l’accesso è tutto sommato facile sia dalla statale 47 che alla ex statale, la strada provinciale che attraversa l’abitato di Ciré.
L’ex stazione Esso
Di mezzo c’è l’ex stazione di servizio Esso, dismessa da anni (da quanto è stata spostata la statale). Ora è un edificio in totale stato di degrado dove si sono svolte le più differenti attività (camper, officina, deposito, bar) sempre senza molta fortuna. Ora è in vendita, ma è una zona la prima cosa di fare è una radicale bonifica anche per la presenza delle cisterne interrate dei carburanti. L’edificio in questione si trova tra la statale 47 e la provinciale con accesso principale da quest’ultima. Rappresenta una sorta di “ostacolo” che potrebbe diventare un ulteriore elemento di riqualificazione. Ma non sembra esistere un progetto specifico.
Il “Bisonte”
Analogo discorso ma una prospettiva c’è, per l’altra ex stazione carburanti del fu Motel Alberta poi “Bisonte”. Anche in questo in questo caso, occorre un radicale intervento di bonifica (cisterne interrate). La stazione fu chiusa in quanto ritenuta pericolo (entrata e uscita) per il traffico sulla statale 47. In questo caso, un progetto esiste con la proprietà Fambri ad aver presentato una proposta al Comune di Pergine Inserita nella variante al Puc.
Il discorso del Ciré si completa con la nuova viabilità (sempre nella variante inserita nella variante al Puc) sul lato lungo il torrente Fersina (strade e ciclabile) anche a servizio dello stabilimento Sant’Orsola Piccoli Frutti, piattaforma Amnu e futura struttura elettrica di Terna.