La chiesetta del Buss rischia di crollare 

La piccola frazione. Nell’incontro con la giunta segnalata l’emergenza: ampio buco nei muri di contenimento del terreno su cui poggia, si sta elaborando un progetto di messa in sicurezza


ROBERTO GEROLA


PERGINE. La piccola comunità sul versante perginese dei monti pinetani (lato del santuario della Comparsa) comprende gli abitati di Buss (32 residenti), Guarda (25) e Riposo (13). L’accesso è una strada stretta e tortuosa che parte dalla provinciale per Montagnaga. Un tempo aveva anche la scuola elementare (ora alloggio Itea e casa sociale). Servizi zero assoluto. Ma non si lamenta nessuno, più di tanto. C’è un unico importante problema, che riguarda la celebre chiesetta della Madonna della Neve. Il piccolo tempio è stato completamente restaurato e rimesso in forma (l’anno scorso l’inaugurazione). È costruito su uno sperone di roccia e pertanto è visibile da tutta la piana della Valsugana. Anche di notte vista, l’illuminazione.

Il problema

Attorno alla chiesetta c’è una fascia di terreno pianeggiante che permette (ora, dopo la pulizia degli alberi) un panorama unico dal lago di Caldonazzo fino a Civezzano e oltre passando naturalmente per Pergine. Il problema è che il terreno attorno alla chiesetta poggia anche su alti muri di contenimento, realizzati probabilmente quando si costruì un’aggiunta (nel 1719) alla chiesetta esistente, che risale al 1679. Qualche settimana fa, nel corso della pulizia dello sperone Rino Zanei (è lui che “mantiene” dal punto di vista estetico il paesino occupandosi praticamene di tutto) ha notato un buco piuttosto ampio nel muro di sostegno (lato Pergine) e ha dato l’allarme: la stabilità del muro è a rischio e di conseguenza anche della chiesetta. Chiesetta e muro di contenimento sono proprietà della parrocchia, che si è anche attivata con l’architetto Alessandro Giovannini (autore del progetto per il recente restauro) per elaborare un possibile intervento di messa in sicurezza. Intanto, sempre Rino Zanei ha provveduto a recintare una porzione di terreno attorno alla chiesa in corrispondenza del sottostante muro “bucato”. Nel corso dell’incontro con il sindaco Oss Emer (presente poco meno della metà dei residenti nella zona, insieme al fiduciario Giuliano Zanei) è stato naturalmente chiesto al Comune di intervenire per ripristinare il muro. «Il Comune può solo contribuire alla spesa», ha detto il sindaco Oss Emer in proposito.

Le altre richieste

Modeste le altre richieste. Hanno riguardato la viabilità di accesso ad alcune abitazioni sul confine con Piné, come la località Puel. Per arrivarci occorre transitare su una strada che attraversa un angolo di territorio di Baselga. Un tratto di strada messo piuttosto male. Il Comune di Baselga può intervenire? Già ci sono “scambi” di lavori tra Baselga di Piné e Pergine. A Montagnaga sulla strada per la Comparsa (territorio di Pergine), se i lampioni saranno posti da Pergine (la corrente a carico di Baselga), l’intervento per la realizzazione di un banchettone necessario alla strada sarà “pinetano”. Poi, qualche problema con l’acquedotto (che perde) nell’abitato di Guarda e la strada delle Volpare-Riposo, che sarà declassata a “forestale” e messa in sicurezza con 750 mila euro. Poi un accenno ai futuri tralicci di Terna. Rino Zanei ha raccontato di un progetto di viabilità (di una decina di anni fa) da Montagnaga a Nogaré passando per la strada forestale Buss-Rio Nogaré.

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