L’Imis porterà 1,9 milioni  nelle casse del Comune 

Gli uffici di Pergine hanno inviato a 13.300 contribuenti della città e dei 4 paesi  della valle dei Mocheni la comunicazione per versare l’acconto di giugno


di Roberto Gerola


PERGINE. Sono poco più di 13.300 i contribuenti raggiunti dalle comunicazione del Comune di Pergine a proposito del pagamento Imis per l’acconto di giugno. Sono 11.460 per Pergine e 1.830 per i quattro Comuni della valle dei Mocheni per i quali ultimi occorre considerare la “gestione associata” del servizio tributi. Per il momento è escluso il Comune di Vignola Falesina in quanto quei contribuenti dovranno pagare l’Imis totale a dicembre e quindi ogni acconto è escluso. Non tutti coloro che riceveranno (o hanno già ricevuto) la lettera del Comune sono chiamati a versare l’imposta. Il Comune ha, infatti, deciso di inviare una lettera anche a quanti non sono tenuti a pagare l’Imis per motivi differenti.

Per Pergine, degli 11.460 contribuenti 6.360 sono coloro che devono versare l’imposta, per gli altri 5.100 c’è l’esenzione (o dovranno pagare solo a dicembre). L’aspettativa per Pergine è di 1.950.000 euro (acconto di giugno). Da ricordare che Pergine (nel dicembre scorso) aveva deciso alcune modifiche all’impianto Imis e in particolare il raddoppio dell’aliquota relativamente ai “fabbricati abitativi concessi in comodato a parenti in linea retta entro il 1° grado che li utilizzano come abitazione principale e loro pertinenze” (è passata dallo 0,35 per mille allo 0,70 per mille); l’operazione era stata valutata in 81.000 euro per circa 400 casi. L’altra modifica adottata in quel frangente aveva riguardato l’azzeramento dell’aliquota relativa alle “aree edificabili comprese nelle zone edificate sature B1 e nelle zone omogenee di categoria A” (insediamenti storici dove sono possibili solo ampliamenti volumetrici laterali). Successivamente erano state anche modificate (con recepimento di quanto deciso dalla Provincia) le categorie di fabbricati del settore agricolo. Da dire che anche Sant’Orsola aveva modificato l’impianto Imis portando l’imposta relativa alle seconde case dall’8,95 per mille al 10 per mille.

I versamenti attraverso la presentazione dei modelli F24 raggiungeranno poi le casse comunali dei rispettivi Comuni attraverso un codice specifico di individuazione. Le somme che i rispettivi Comuni aspettano di introitare sono: 1.950.000 euro per Pergine; Sant’Orsola 130.000 euro (696 contribuenti, con 404 paganti); Frassilongo per 60.000 euro (con 406 contribuenti e 301 paganti); Fierozzo per 56.000 euro (455 contribuenti e 324 paganti) e Palù del Fersina per 29.000 euro (303 contribuenti e 236 paganti). Per chiarimenti gli uffici sono a disposizione anche per posta elettronica.













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