L’Asuc Pergine si prepara a rinnovare il consiglio 

Usi civici. Il 9 giugno i maggiorenni residenti da 10 anni nel comune catastale saranno chiamati al voto anche per il nuovo presidente al posto di Roberto Filippi che lascia dopo il terzo mandato


ROBERTO GEROLA


Pergine. Fra una ventina di giorni verrà rinnovato il Comitato chiamato a gestire un bene comune che principalmente consiste in un patrimonio silvo-pastorale. E’ stato già annunciato che le elezioni dei cinque componenti saranno domenica 9 giugno (fra di loro si nominerà il presidente) che rimarranno in carica per 5 anni. Il patrimonio dell’Asuc Pergine si trova sul versante perginese della Montagna Granda (Monte Orno) e Panarotta. Sono circa 320 gli ettari di boschi denominati “Rastel”, “Laresoti”, “Selvot”, “Piabolt”, “Montagna Granda”, “7 Masi”; più vari terreni ( a Zivignago), boschi e pascolo al Tegazzo, strade e cavezzaie. Sono dell’Asuc Prgine anche il ristornante Malga Montagna Granda e il vicino caseificio con la stalla per gli animali all’alpeggio. Entrambi vengono affidate in gestione a privati attraverso specifici bandi. Il Comitato Asuc Pergine è eletto da tutti i maggiorenni residenti nel comune catastale di Pergine da almeno 10 anni consecutivi (gli stessi possono essere eletti). A parte Pergine centro, sono compresi Masetti, parte bassa di Assizzi, Fornaci, Zivignago, ed altre piccole realtà nelle vicinanze come Valar e Fontanabotte. Le elezioni solo valide se almeno 30% si reca alle urne, Per facilitare la consultazione, si proporrà una lista di nomi di persone che mettono la propria disponibilità.

Il ruolo

L’azione cui sono tenuti gli amministratori si rifà a un concetto di poche parole: tutelare il patrimonio silvo-pastorale nell’interesse del cittadino e da tramandare alle prossime generazioni. E quindi potenziarlo, migliorarlo, sfruttarlo opportunamente, tenendo presente che i risultati economici sono indivisibili e inalienabili. Ai residenti, con uno specifico regolamento vengono assegnate le “parti” di legname da opera e da ardere con tagli di piante secondo un piano economico che quest’anno (e per i prossimi) è stato tuttavia stravolto dal nubifragio di fine ottobre. L’Asuc con i propri fondi contribuisce anche all’acquisto di beni utilizzati dalla comunità. Inoltre periodicamente svolge “lezioni” ai giovani in materia silvo-pastorale e ambientale.

La storia

La “formazione” del bene comune risale a centinaia di anni fa. Già i romani assegnavano parte delle terre conquistate ad uso comune (campagne, boschi, pascoli). Se ne era riconosciuta la valenza sociale oltre che “vitale”. A parte i tentativi, specie nel XVIII secolo , di eliminare questi “diritti”, l’istituto dell’uso comune resistette pur modificandosi con il passare del tempo. La prima legge che riconosceva il bene comune della “frazione” risale al 1927. Poi, anche la Provincia di Trento (1952) elaborò una normativa specifica proprio a sua tutela, modificandola nel tempo. L’Asuc Pergine fa parte insieme ad altre realtà di un’Associazione a livello trentino.

Gli interventi

Il presidente Roberto Filippi (in giugno conclude il suo terzo mandato e lascia la carica) eletto nel 2004, e il suo staff, hanno potenziato notevolmente il patrimonio: ristrutturazione della Malga Montagna Granda come ristorante e nuovo edificio per la stalla-caseificio; ampliamento dei pascoli (più 4 ettari), tagli di legname, cessione della strada per la malga (ai Comuni interessati). Anche in occasione del nubifragio di fine ottobre, l’Asuc ha saputo “gestire” l’evento riuscendo a spuntare qualche discreta valutazione del legname schiantato, trovando l’occasione, dopo la pulizia, di ampliare ancora le aree a pascolo (vicino alla Malga).

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