Il triangolo perfetto che deve esistere tra sport, figli e genitori
Pergine. Stavolta il triangolo non è né quello cantato da Renato Zero, né quello temuto dagli studenti di geometria. Il triangolo in questo caso è quello tra sport, figli e genitori e se ne parlerà...
Pergine. Stavolta il triangolo non è né quello cantato da Renato Zero, né quello temuto dagli studenti di geometria. Il triangolo in questo caso è quello tra sport, figli e genitori e se ne parlerà oggi alle 20.45 in sala Rossi della Cassa Rurale Alta Valsugana, nell’ultimo appuntamento prima della pausa estiva di Gs Valsugana Incontri. “Il triangolo perfetto” è il titolo della serata organizzata insieme a Cooperazione Futura, che vedrà intervenire la dottoressa Paola Bertotti, psicologa dello sport.
«E’ un tema che volevamo approfondire da tempo – racconta il presidente della società Mauro Andreatta – perché si tratta di tre ingredienti dagli equilibri molto fragili. Se sbagliano le società sportive si rischia che il l’atleta abbandoni precocemente lo sport; se i genitori sono troppo invasivi di generano tensioni assolutamente improduttive; se gli atleti non trovano un equilibrio con la scuola e con la dimensione agonistica sbattono contro un muro. Insomma tutti questi soggetti, una volta messi insieme, devono dialogare e collaborare per ottenere risultati, sia sotto il profilo sportivo che della socialità».
Affronterà il tema la dottoressa Bertotti, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione. Laureata in Psicologia Clinico-Dinamica presso l’Università degli Studi di Padova, successivamente specializzata in psicologia dello sport e del benessere, in ambito clinico si occupa di sostegno psicologico rivolto ad adulti e adolescenti che si trovano a vivere un momento particolare della propria vita, nel quale sentono la necessità di un aiuto esterno. In ambito sportivo si occupa di allenare la mente. Ed è da qui che partirà per declinare strumenti e metodi di lavoro e di approccio alla disciplina sportiva ed agonistica. G.F.