«Il declassamento peserà sull’economia della città»
Pergine. Il Patt di Pergine non ci sta. L’entrata in vigore della nuova legge provinciale che disciplina le aperture nei giorni domenicali e festivi delle attività commerciali, ha fatto sobbalzare, e...
Pergine. Il Patt di Pergine non ci sta. L’entrata in vigore della nuova legge provinciale che disciplina le aperture nei giorni domenicali e festivi delle attività commerciali, ha fatto sobbalzare, e pare nemmeno poco, la candidata sindaca del Patt, Roberta Bergamo, che ieri ha diffuso una nota con la quale, senza filtri alla sua penna, spiega in modo chiaro la propria posizione.
«La nuova norma voluta fortemente dall'assessore al turismo Roberto Failoni – scrive nella nota, Roberta Bergamo - non ha cercato nessuna mediazione tra una politica di palazzo e la realtà della vita quotidiana, affidando le scelte, con pagine di deroghe, ad un mero calcolo matematico che tiene conto delle presenze giornaliere di turisti in rapporto ai residenti di ciascun Comune. La matematica non lascia scampo: grazie allo statista Failoni il Trentino si risveglia scoprendosi provincia parzialmente turistica, un forte schiaffo a tutte quelle persone che hanno investito nel settore turistico da parte dell'assessore incaricato a formulare la nuova riforma del turismo». Quindi la canidata sindaca del Patt aggiunge: «Il rammarico è ancora più forte per la città di Pergine che nelle sue infinite potenzialità inespresse ed eterne contraddizioni riceve un secondo schiaffo venendo esclusa anche da quei comuni cosidetti "ad attrattività commerciale e turistica". Non bastano, infatti, elementi che tengono conto della collocazione geografica che comprende il 75% delle acque del lago di Caldonazzo, avere sul proprio territorio una delle più importante arteria stradali che unisce la città di Trento ai comuni turistici di Calceranica, Caldonazzo, Levico o alla vicina Val dei Mocheni. Queste buone pratiche sono state completamente asfaltate dall'algoritmo Failoni».
«Porre una domanda di attualità al sindaco Roberto Oss Emer sulla questione – prosegue Bergamo - ci appare quasi imbarazzante come in gergo si dice "sparare sulla crocerossa". Che giunta provinciale e amministrazione di Pergine non si parlassero è ormai un film drammatico già visto che prosegue da anni. Le ingerenze tra l'amministrazione provinciale di Rossi e Fugatti con l'amministrazione di Roberto Oss Emer potrebbero continuare in una lista drammaticamente lunga che ha decretato un solo sconfitto, i cittadini e il territorio perginese».
Roberta Bergamo quindi afferma che «la periodicità con cui il nostro territorio sta subendo decisioni imposte dall'alto ha raggiunto il culmine con il declassamento dell'area nord del lago di Caldonazzo, ovvero quel territorio compreso nel Comune di Pergine, a zona non turistica. Senza dubbio decisioni di questo tipo avranno impatti notevoli sul tessuto economico della zona. Siamo molto critici rispetto a questa scelta per due motivi: il primo deriva dalla mancanza di pianificazione e progettazione nel corso degli anni di un piano turistico per la zona di San Cristoforo, in secondo luogo la mancanza di relazione tra il comune di Pergine e il governo provinciale. Siamo comunque solidali nei confronti del sindaco Oss Emer e comprendiamo la difficoltà con cui la sua maggioranza si pone in relazione alla maggioranza leghista, forse ora riuscirà a comprendere come la minoranza che il Patt rappresenta in consiglio comunale sia ormai alienata dalla ricerca continua e costante di un dialogo mai voluto dalla maggioranza, nella rassegnazione che proposte di valore non siano mai state condivise, ne tanto meno prese in considerazione». E quindi conclude: «L'acqua è alla gola, il vaso trabocca. Il periodo che ci attende nelle sue enormi difficoltà che saremo chiamati ad affrontare cancellerà personalismi e rancori personali che danneggiano il dialogo e impediscono la realizzazione di progetti per il futuro che necessitano di larga condivisione. Come sostenuto recentemente dal segretario del Patt Simone Marchiorri, il nostro movimento nella provincia e nella città di Pergine è pronto ad affrontare una nuova stagione politica di condivisione con nuove forze politiche moderate e civiche capaci di essere propositive e inclusive nell'amministrare il territorio».