castel ivano 

I formaggi sono Trentino di malga 

Anche i prodotti della Valsugana riuniti sotto un unico marchio


di Fabio Franceschini


CASTEL IVANO. Nell’ambito della decima edizione della rassegna-concorso “Formaggi di malga della Valsugana”, tenutasi nella giornata di ieri nella splendida cornice dell’antico maniero di Castel Ivano, è stato presentato al pubblico “Trentino di malga”. Nuovo marchio collettivo che la Camera di Commercio di Trento, in collaborazione con la Provincia autonoma e la Fondazione E. Mach, ha istituito per identificare i formaggi prodotti in malga ed ottenuti secondo una precisa disciplinare: alimentazione delle vacche prevalentemente da erba fresca al pascolo libera da insilati e da Ogm; utilizzo di latte crudo, sale, caglio naturale e fermenti lattici autoctoni; stagionatura minima di 9 mesi nel territorio trentino; rispondenza alle caratteristiche fisiche ed organolettiche del Nostrano di malga stagionato.

«Siamo davvero felici di essere riusciti a riunire sotto un unico marchio un buon numero di produttori – spiega il dirigente dell’Ufficio promozione del territorio della Camera di Commercio di Trento Michele Passerini –. Ciò nonostante, dopo la prima marchiatura, ora è necessario fare un ulteriore passo in avanti per garantire al nostro formaggio di malga quelle caratteristiche di eticità, sostenibilità, riconoscibilità e tracciabilità che l’acquirente ricerca in un prodotto di qualità. Sarà un lavoro lungo e complesso, ma il modello di consumo che oggi si sta sviluppando nel mercato ci consente di dire, con ragionevole ottimismo, che questo tipo di prodotto potrà sicuramente trovare una propria collocazione, anche grazie al prezioso aiuto di Trentino Marketing».

La passione per l’allevamento e per la caseificazione, la cura artigianale del prodotto, nonché il rispetto per la biodiversità sono, infatti, i valori che il marchio si propone di promuovere a tutela dell’identità alpina delle produzioni trentine. L’impegno della Camera di Commercio è, infatti, quello di abbinare il “Trentino di malga” con altri prodotti di primissima qualità affinché il consumatore finale possa associare l’eccellenza qualitativa della montagna e della natura a quella degli stessi prodotti immessi nel mercato. «Questo perché – sottolinea sempre Passerini – sinergia significa anche maggior visibilità». All’incontro, moderato da Francesco Gubert esperto in filiere foraggero-zootecniche, è intervenuto anche il friulano Luca Petris, allevatore, gestore e casaro di alpeggio a Malga Losa in Carnia, che per l’occasione ha messo la propria esperienza al servizio della collettività trentina.

A portarsi a casa il primo premio del concorso, organizzato dalla Fondazione de Bellat assieme alla Fondazione Mach, sono stati Fiorenzo Zottele di Malga Colo per la categoria Nostrano di malga fresco Lagorai sinistra Brenta, Girolamo Cunico di Malga Basson di Sotto per la categoria Nostrano di Malga stagionato e, infine, Giacinto Borgogno di Malga Val Coperta di Sotto per la categoria Nostrano di malga fresco destra Brenta.













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