Facchini dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro lascia il Comune
Vignola Falesina. Per Giuseppe Facchini, storico esponente politico dei Verdi e oggi di Europa Verde a Pergine, Il 31 dicembre è stato l’ultimo emozionante giorno di lavoro presso il Comune di...
Vignola Falesina. Per Giuseppe Facchini, storico esponente politico dei Verdi e oggi di Europa Verde a Pergine, Il 31 dicembre è stato l’ultimo emozionante giorno di lavoro presso il Comune di Vignola Falesina, il “minicomune” che conta oggi 180 abitanti, sparpagliati su 12 chilometri quadrati di territorio. Facchini ha ricoperto per quasi 43 anni quello che si dice il ruolo di “civil servant”, come funzionario contabile-amministrativo ma di fatto tuttofare, per passione e spiritto di abnegazione. Adesso si godrà la pensione.
«Nel salire da Pergine pensavo a quante volte ho percorso la strada provinciale numero 12 per arrivare al Municipio in 42 anni e 10 mesi di lavoro, almeno 16.000 volte circa», racconta. Facchini lavorava in valle dal 1978. Allora aveva 18 anni. Il suo primo concorso fu un passo di destino lavorativo «per sempre».
Il giorno dell’ orale «sono salito a Vignola sotto una fitta nevicata nella 500 di Roberto Oss Emer, attuale sindaco di Pergine, nel ritorno siamo stati investititi da una slavina di neve, siamo usciti dal tetto della macchina», racconta.
Oggi i due ex ragazzi a concorso sono uno in maggioranza, l’altro in opposizione sui banchi del consiglio comunale di Pergine, di cui Facchini è vicepresidente.
Facchini è stato per tutto il tempo unico impiegato, lavorando in un edificio «che un tempo -ricorda - era l’edificio scolastico. L’ufficio era dotato del minimo indispensabile. Per riscaldare caricavo il fornello con legna e carbone. E’ stata un’esperienza straordinaria gestire tutte le attività di un’ amministrazione comunale che, per quanto piccola, deve svolgere ogni adempimento: contabilità, anagrafe, servizi demografici, segreteria, lavori pubblici, gestione del patrimonio, imposte, amministrazioni di uso civico, fino all’ente comunale assistenza. Tutto concentrato in pochi metri quadrati, nell’unico funzionario».
«Vignola Falesina, che negli anni ’90 era addirittura scesa a soli 100 abitanti – ricorda Facchini - ha sempre tenuto alla propria autonomia. Fino al 1929 erano due comuni Vignola e Falesina, poi aggregati a Pergine. Nel 1955 la popolazione ha riaffermato la propria identità costituendo il nuovo comune di Vignola Falesina».
«Ho fatto qualche concorso negli anni in altri Comuni, li ho vinti, potevo andar via ma non l’ho fatto, non volevo lasciare la comunità di Vignola e di Falesina alla quale ho dato tutto me stesso e sono stato ricambiato. Desidero dire grazie a tutti i sindaci, gli amministratori, alle persone con cui ho lavorato, che ho incontrato in questa mia lunga esperienza, che non potrò mai dimenticare».