FIEROZZO . Una festa tutta particolare è stata riservata domenica per Peter Moltrer, il reduce dalla battaglia di Stalingrado in occasione del suo 100° compleanno. Una festa che in un primo momento ha visto la riunione di Peter e la moglie Emilia (96 anni) insieme ai figli e ai nipoti e gli altri familiari; poi una folta delegazione di suoi conterranei (lui è originario di Fierozzo, ma da tempo abita a Povo) che ormai da una ventina d’anni lo seguono in questo suo cammino per i 100 anni. Era stato il Gruppo alpini, appunto una ventina d’anni fa a seguita di una ricerca storica e a una conseguente mostra fotografica sui paesani andati in guerra (sia nella Grande Guerra che nella Seconda Guerra Mondiale) a scoprire l’allora ottantenne Peter Moltrer “reduce” della Seconda guerra mondiale e in particolare della sua tragica esperienza come soldato della Wermacht a trovarsi a Stalingrado, riconquistata dai russi, e fatto prigioniero. Era rimpatriato nel 1949 dopo molte peripezie. Così, ogni anni, il Gruppo alpini si recavano in visita da Peter Moltrer per festeggiare con lui il compleanno. Quest’anno proprio per il 100°, la festa è stata un po’ più “ricca”: la delegazione era composta da una quindicina di compaesani compresi il sindaco Luca Moltrer (di Fierozzo), ma anche Stefano Moltrer (sindaco di Palù, ma originario di Fierozzo); con loro anche il parroco don Daniele Laghi e un folto numero di alpini guidati da capogruppo Elio Moltrer. Omaggi gli sono stati consegnati da don Daniele, dal sindaco Luca Moltrer (una pergamena scritta a mano per appunto il 100° compleanno) e una targa da parte degli alpini, con inciso una lungo messaggio che è stato letto pubblicamente. Peter, ancora particolarmente arzillo, si è intrattenuto con gli ospiti ringraziandoli tutti. (r.g.)