«Danni all’irrigazione dovuti ai rilasci irregolari» 

Il sopralluogo. I Bacini Montani della Provincia hanno verificato la situazione dopo i problemi di ”acqua che va e viene” segnalati dall’Agro Irriguo: la turbina di Canezza non sarebbe adeguata


ROBERTO GEROLA


Pergin. Le acque si stanno muovendo, almeno quelle della Fersina. Ed è il caso di dirlo. Dopo la protesta del Cmf Agro Irriguo perginese per la mancanza d’acqua per irrigare i campi nel pomeriggio di lunedì scorso (ma il fenomeno si è ripetuto alle 3 del mattino del giorno dopo, martedì, come ci ha comunicato il presidente Luigino Laner), ieri mattina i Bacini Montani con i propri tecnici hanno effettuato un sopralluogo insieme al presidente Laner. Ed i risultati sono stati quanto meno sorprendenti stando alle dichiarazioni di Laner.

Sopralluogo col dubbio

I Bacini Montani intendono redigere un verbale dove si specifica che “qualcosa non va” nei rilasci d’acqua da parte di Stet spa”. In pratica, i più che dannosi “colpi d’ariete” con l’effetto spazzamento di quanto c’è nel torrente e le conseguenze sull’irrigazione, non sarebbero consoni. Soprattutto per i rilasci a monte della condotta forzata (un tempo erano a valle e garantivano un constante e sufficiente flusso d’acqua irrigua).

Un problema alla centrale

E qui, torna alla ribalta il problema della turbina della centrale idroelettrica di Canezza. Qualche tempo fa era stata avanzata l’ipotesi relativa alla sua non più adeguatezza alla portata d’acqua: in sostanza, occorrerebbe cambiarla (ha oltre 30 anni di vita) anche a seguito alle modifiche della normativa. Tra l’altro, la concessione dello sfruttamento del Fersina, da parte di Stet, è ferma dal 2015 e l’attività di Stet prosegue tra deroghe e proroghe in attesa di una definizione delle verifiche per il rinnovo della concessione stessa.

L’allora assessore provinciale Gilmozzi aveva indetto alcune incontri tra le parti (Stet, Cmf, Comune, dirigenti “Acque”) ed era anche arrivato in sede consiliare a spiegare cosa si doveva fare. Ma soluzioni al problema non erano arrivate, se non quella di scaricare “colpe” sul Cmf Agro Irriguo, per altro respinte e mai accertate.

Serve un incontro

All’indomani del prosciugamento del torrente dovuto a Stet (appunto lunedì scorso), l’Agro Irriguo aveva chiesto un incontro (in tempi rapidi) con l’assessore provinciale Giulia Zanotelli. «A quanto - dice Laner - l’assessore si sarebbe dichiarato disponibile in tempi stretti, proprio per trovare una soluzione a un problema che come si è detto si trascina da anni con episodi che certamente non facilitano l’individuazione di un equilibrio tra “i portatori d’interesse”, come si dice ora».

Opera di presa sistemata

L’occasione del sopralluogo di ieri è stata propizia anche per sistemare la situazione dell’opera di presa di acqua irrigua a favore delle campagne coltivate entro il perimetro del Cmf Agro Irriguo. Il nubifragio di fine ottobre aveva “movimentato” molti sassi nell’alveo della Fersina modificando i versamenti nell’opera di presa. Con i Bacini Montani, Luigino Laner ha concordato alcuni interventi per ripristinare il normale flusso d’acqua nell’opera di presa che comunque controlla la quantità d’acqua concessa.













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