sant’orsola - impegnativa giornata ecologica 

Dai rifiuti spunta la carcassa di una Mini

SANT’ORSOLA. Giornata ecologica particolarmente fruttuosa e impegnativa soprattutto per i vigili del fuoco volontari a Sant’Orsola. Due squadre di vigili si sono affiancate alla popolazione, in...



SANT’ORSOLA. Giornata ecologica particolarmente fruttuosa e impegnativa soprattutto per i vigili del fuoco volontari a Sant’Orsola. Due squadre di vigili si sono affiancate alla popolazione, in totale una trentina di cittadini compresi molti giovani. Se questi ultimi si sono preoccupati di ripulire dai rifiuti le zone attorno all’abitato di Sant’Orsola, i vigili hanno effettuato una vera e propria battuta nelle zone più impervie. In pratica hanno setacciato tutto il versante tra la strada provinciale per Palù e quella del fondo valle, dalla Cloim fino alla centrale idroelettrica di Palù, passando per la località Caspito fino al confine amministrativo all’altezza del rio Val di Redebus. Una squadra si è calata con cordini e imbragature dalla strada per Palù appunto poco prima del Rio Val di Redebus, mentre l’altra si è inoltrata nei sentieri a valle delle Terme. Il bottino è stato notevole, anche se il suo recupero è stato particolarmente faticoso.

«Non ricordiamo che siano mai state effettuate raccolte di rifiuti - spiega il comandante Lorenzo Moser - tanto che sono stati ritrovati alcuni quintali di lamiere, pezzi di carrozzeria di auto, bidoni, secchi, pezzi di motore, serbatoi, ruote, pneumatici...». I volontari, vista la ripidità del versante e il fitto bosco, hanno dovuto trascinare a valle quanto mano a mano ritrovavano, facendolo anche rotolare, dove era possibile. Solamente lungo la strada del fondo valle sono riusciti a caricare il tutto su un rimorchio. Con loro, a dare una mano, anche il sindaco - pompiere Ivano Fontanari e alcune allieve pompiere. La prima squadra si è occupata dell’area sottostante le Terme e a monte del Caspito. E tra le altre cose hanno recuperato gran parte della carrozzeria di una Mini degli anni 50. «Purtroppo - ci spiegano - per tanto altro materiale non è stato possibile il recupero perché rimasto sotto i sassi rotolati nel tempo». Il versante è roccioso e pieno di sassi anche piuttosto consistenti che con le intemperie si muovono e hanno seppellito materiale buttato dalla strada. Non c’è dubbio che la produzione di rifiuti sia tutta locale e che risalga nel tempo. Quanto raccolto è stato poi accatastato all’isola ecologica in località Mantovani per poi essere trasferita al centro raccolta di Pergine a cura di Amnu spa. Poi, per tutti, un piatto di pasta. (r.g.)













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