«Da due anni chiedevo  le dimissioni di Sartori» 

Levico Terme, il consigliere Maurizio Dal Bianco (M5S) attacca l’ormai ex sindaco «Se ne va lasciando un Comune sano? Certo, ma solo perché non ha fatto nulla»


di Paolo Silvestri


LEVICO TERME. La città da due giorni è senza amministrazione. Il sindaco Michele Sartori si è dimesso martedì seguito a ruota dalla sua giunta. E la cosa non ha stupito nessuno. Era qualche tempo (mesi?) che spirava aria di dimissioni. A farlo capire la frase messa lì più e più volte dal sindaco: «Ne riparliamo dopo il 23 ottobre». Dopo l’esito delle elezioni provinciali cioè. Dimissioni che poi sono rimaste nel limbo per colpa di pioggia e vento che hanno massacrato Levico Terme, la Valsugana e il Trentino tutto. Poi sono arrivate. E per qualcuno anche «troppo tardi». Ad affermarlo è Maurizio Dal Bianco, consigliere di opposizione del Movimento 5 Stelle, che il dente avvelenato nei confronti della giunta Sartori non ha mai rinunciato a mostrarlo.

«Erano due anni che Sartori si doveva dimettere - sbotta Dal Bianco -. Non voglio meriti per una cosa nella quale non ci possono essere meriti, ma sono proprio due anni che chiedo al sindaco di lasciare il municipio. Erano ventiquattro mesi almeno che Sartori sapeva non poter contare su una maggioranza coesa nella quale semmai tutti lavoravano per i fatti propri». Poi dal Bianco accusa: «Sartori è salito sull’autobus di Levico, ma quando ha trovato un incarico importante ha buttato a mare tutto». E quindi arringa: «Passamani lo ha messo a fare il sindaco e dopo l’esito delle provinciali ecco che...». Dal Bianco poi parla di “tradimento”. «Non ha mai incontrato i cittadini - sottolinea il consigliere grillino - come aveva stabilito a inizio mandato. Si è preso gioco dei levicensi sbagliando politicamente tutto lo sbagliabile. La sua amministrazione ha scherzato con le cose comunali». E lo accusa di “immobilismo”. «Certo che può vantarsi di aver lasciato un Comune in salute - rimarca Dal Bianco -: non ha fatto nulla. Anzi, è tornato in dietro su alcune cose. Come portare fuori dal centro il Municipio che invece ha voluto all’ex cinema per il quale si parlava di biblioteca, sale culturali... Quella di Sartori è stata la peggioro giunta che la storia di Levico ricordi».

Dal Bianco sprizza amarezza da ogni porro. «Sono deluso. Certo, ho arricchito il mio bagaglio di conoscenze, ma moralamente... A livello personale ho davvero ricevuto poco durante questa avventura in consiglio comunale. Non so cosa farò, se continuerò o meno. Ne discuterò con Fraccaro». E quindi conclude con un pensiero per i propri concittadini: «L’amministrazione di Levico va snellita e serve un coordinamento tra le realtà della città. La città deve trasformarsi. Serve una svolta».













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