Con Artica la tecnologia si sposa con l’arte
Conclusione positiva per l’innovativo corso interdisciplinare realizzato all’Istituto Marie Curie
PERGINE. Il progetto “Artica” è stato realizzato dalla 2ªA dell’Istituto Marie Curie tra gennaio e maggio ed è stato promosso dall’insegnante di arte Rita Mattocci che ha seguito il progetto durante tutte le lezioni svolte da Rudi Tranquillini “Storia della tecnologia e sviluppi futuri”; Giampaolo Franco “Innovazione informatica” e Roberto Pedrotti per “Etica e arte”. Al termine del percorso durato complessivamente 24 ore, ogni studente ha presentato un’idea di progetto di “Etica innovativa” e una pagella etica, in pratica una scheda di autovalutazione.
Lo scopo del progetto “Artica” è stato quello di approfondire la pervasività dell’informatica e il suo impatto sulla nostra vita quotidiana e pone seri problemi etici con le implicazioni di innovazione tecnologica e arte che finiscono per diventare praticamente un unico concetto.
L’arte è intesa come un processo di destrutturazione e ristrutturazione della realtà, ma anche come chiave del cambiamento, con la ricerca continua di risposte, dell’identificazione di nuove prospettive e sviluppo di nuove interpretazioni.
Il potente processo creativo generato dal gesto artistico, la continua tensione al cambiamento dell’arte e l’insaziabile necessità di ricerca di nuovi modi di interpretare e anticipare la realtà, rappresentano il metro di paragone utilizzato nel primo modulo di “Artica” per analizzare e interpretare il rivoluzionario processo di cambiamento messo in atto dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica. Gli aspetti inventivi e creativi del progresso tecnologico, vengono messi a confronto con quelli dell’arte e se ne identificano similitudini e differenze, evidenziando come entrambe appartengano ad una radice comune. Innovazione è la lunga e faticosa storia di cambiamento sociale attraverso un percorso non lineare e a volte anche contraddittorio, di produzione e applicazione di idee innovative che hanno cambiato e stanno cambiando il nostro modo di vivere e interagire nella società e le modalità di vita prevalenti, in comunità sociali sempre più interconnesse.
L’Etica è la parte più umana dell’essere. “Artica” ha voluto ribadire l’importanza di associare l’etica a qualsiasi progetto innovativo perché le nuove generazioni dovranno pensare e lavorare in modo diverso.
«Poniamo come vincolo di svolta e imprescindibile - spiega Roberto Pedrotti, uno dei relatori - che il cambiamento non può avvenire senza un cambio di priorità nella scala dei valori che compongono vision e mission nella progettazione di qualsiasi attività innovativa. I ragazzi e le scuole, sono le tavolozze bianche e le nostre future intelligenze a cui diamo piena fiducia e responsabilità, delegando a loro il futuro attraverso un messaggio universale del movimento artistico “notmanmade” che va oltre la differenziazione uomo tecnologia: nessun razzismo verso le future forme di intelligenza». (d.p.)