«Cari cacciatori la nuova legge andrà in porto»
Sant’orsola. L’inaugurazione della Mostra dei trofei di caccia a Sant’Orsola è stata occasione per l’assessore provinciale Giulia Zanotelli per ribadire la volontà della giunta provinciale di...
Sant’orsola. L’inaugurazione della Mostra dei trofei di caccia a Sant’Orsola è stata occasione per l’assessore provinciale Giulia Zanotelli per ribadire la volontà della giunta provinciale di riformare la legge provinciale sulla caccia ferma da 30 anni. E’ avvenuto nella palestra a Tadesia di Sant’Orsola dove la Riserva di caccia guidata dal rettore Marcello Fontanari in collaborazione con Andrea Fontanari (presidente della consulta di distretto) ha esposto oltre mille trofei di caccia provenienti da 38 delle 40 riserve (quasi 2.000 cacciatori) che fanno parte dei distretti interessati alla “rassegna di gestione” (Pergine con Piné e valle dei Mocheni, Valsugana e Tesino) che annualmente viene organizzata dal mondo venatorio. Un diorama venatorio molto accurato, opera dei gemelli Pallaoro completa la rassegna.
La giunta non si ferma
L’assessora Zanotelli è intervenuta insieme al Roberto Paccher (presidente del consiglio regionale), Pierino Caresia (presidente della Comunità di valle) insieme al vice (e sindaco di Frassilongo) Bruno Groff, e a Ivano Fontanari (sindaco di di Sant’Orsola) e Stefano Moltrer (sindaco di Palù del Fersina).
L’assessora ha confermato la prosecuzione dell’azione di modifica della legge sulla caccia (e della pesca) con l’abolizione del comitato faunistico perché «organismo dannoso e inutile nel quale gli ambientalisti boicottano l’operato facendo mancare il numero legale, ma anche per fare chiarezza nell’attività venatoria e inasprendo poi le pene nei confronti dei bracconieri». Ed ha aggiunto: «Proseguiremo nella nostra azione anche in presenza delle critiche come i 1700 emendamenti presentati e i 60 ordini del giorno contro, e pure il ricorso contro l’abolizione del comitato stesso. Andremo avanti attraverso il dialogo con i cacciatori tenendo presente la loro azione sul territorio a tutela dell’ambiente perché i cacciatori hanno il dna della tradizione e quindi la loro figura non sarà demonizzata; interverremo anche contro i danni provocati dai cinghiali, dai grandi carnivori, ma anche da cormorani e aironi». Anche Roberto Paccher, nel suo intervento, ha parlato di sostegno ai cacciatori per il loro impegno come custodi del territorio e di piena condivisione con l’operato dell’assessora Zanotelli.
Aperta la rassegna
L’inaugurazione era stata aperta con il discorso del rettore Marcello Fontanari (grazie a quanti hanno collaborato, significato della Mostra, soddisfazione per l’allestimento) seguito dal sindaco Ivano Fontanari e quindi da Andrea Fontanari e Pierino Caresia (ha ricordato che tutti e quattro i sindaci della valle sono cacciatori «a dimostrazione di quanto sia radicata l’attività venatoria in zona e nel Trentino in generale»).
I commenti alla mostra
Dai commenti degli esperti, è emerso che la rassegna è di livello “molto buono” per quanto riguarda la qualità di capriolo e camoscio, mentre è in crescita per il cervo; ottima la situazione per il muflone specie nella zona dei laghi. Da qualche tempo è emerso il fenomeno dei cinghiali (125 quelli abbattuti in Valsugana e Tesino e 35 a Pergine) per fortuna ancora sotto controlli. La festa dei cacciatori, è proseguita ieri e si concluderà questa sera con musica, gastronomia ed estrazione lotteria.R.G.